File not found
analisi tecnica

Zaia sull'autonomia: "Il Governo vada avanti"

Il testo di "Ti muovi" canzone di Diodato a SanremoCosa vedono le capesante? La scienza non è disincarnataUn secolo fa. Lo sport a Roma, tra Vaticano e fascismo: che scandalo le prime ginnaste, così poco vestite - Tiscali Notizie

post image

Petizione salario minimo, aperta la raccolta firmePer la prima gara della Coppa del mondo maschile le ruspe hanno scavato in alta quota tra la Svizzera e l’Italia. È un danno ecologico che mostra un problema culturale: non abbiamo ancora compreso la crisi climatica La vastità del problema climatico fa sì che a volte servano dei punti di appoggio per comprenderlo. Questo weekend comincia la Coppa del mondo di sci,Campanella con il Matterhorn Cervino Speed Opening, dopo il gigante saltato a Soelden. Il primo tratto della pista della Gran Becca parte dalla Gobba di Rollin, territorio di Zermatt, a 3.720 metri; il secondo passa e arriva in Valle d’Aosta, a portata di funivia da Cervinia, dopo il Salto delle cime bianche, a 2.840 metri. La discesa libera transfrontaliera tra Svizzera e Italia è l’inaugurazione della stagione, apre il calendario per lo sport che più soffre la crisi climatica ma che allo stesso tempo più sembra vivere nella sua negazione, nonostante tutti i segnali avversi, le continue cancellazioni di gare, l’abuso di neve artificiale, le Olimpiadi sempre più difficili da organizzare. I lavori sulla pista hanno generato una serie di comprensibili polemiche, sia nella comunità scientifica che nell’ambientalismo, e sono soprattutto la prova che – nonostante tutto – non abbiamo ancora compreso i cambiamenti climatici. Un problema culturale Per forzare i tempi e i limiti del fragilissimo ghiacciaio sul quale si svolge la gara, sono dovute arrivare le ruspe in alta quota. Hanno scavato, spianato, riempito i crepacci e reso praticabile e sicura per gli atleti la pista, che è lunga quasi quattro chilometri. Come ha scoperto il giornalista svizzero Sébastien Anex, di 20 Minutes, lo hanno fatto anche fuori dalle zone autorizzate. In Svizzera una commissione ha già appurato l’infrazione, in Italia c’è un’inchiesta della procura di Aosta, potrebbe seguire anche un processo, ma niente cambierà. Le ruspe non sono un problema penale, né, a questo punto, ecologico. Sono un problema culturale. Nel disegno climatico, l’operazione fatta per disputare la gara a novembre non cambia niente. Come spiega il glaciologo Giovanni Baccolo, «il ghiacciaio in Valtournenche, dal lato italiano, è esposto a sud, è molto sofferente, è già quasi un malato terminale», cioè un ghiacciaio che con l’aumento delle temperature sparirà dalle Alpi, con o senza le gare di sci. Il danno ecologico della gara, soprattutto dal lato italiano, è reale, dal momento che il ghiacciaio morente è spesso poco più di una decina di metri e ne perde diversi con l’operazione ruspa. Si assottiglia ciò che il cambiamento climatico ha reso già sottile. Ma il caso è soprattutto un’infografica climatica, un modo per ricordarci come siamo arrivati fin qui, ad avere ghiacciai zombie destinati al collasso. «È una faccenda simbolica, quasi un cortocircuito logico», continua Baccolo. «I ghiacciai sono in uno stato sempre peggiore perché stanno aumentando le temperature. Ma per renderli praticabili, facciamo operazioni di questo tipo che provocano emissioni, alimentando lo stesso problema che provano a risolvere». Saranno le specifiche emissioni del cantiere a dare il colpo finale al ghiacciaio? No, purtroppo no, il piano degli eventi era già ampiamente inclinato, ma è la somma di tutte queste scelte ad averlo messo in queste condizioni. «Mi fa sorridere che ci sia una sezione “sostenibilità” legata alla gara, che però fatta in questo modo sarà sempre insostenibile, perché viene svolta a prescindere da qualsiasi considerazione naturale». Questa non è solo la storia di uno specifico ghiacciaio e di una specifica scorciatoia per far svolgere una gara. Lo sport invernale sta salendo in quota: negli anni Cinquanta e Sessanta, quando è nata l’industria turistica della neve, si costruivano impianti a mille metri. Ora anche a duemila è difficile fare a meno della neve artificiale. E così la colonizzazione sta arrivando negli ecosistemi più elevati e delicati: la Gran Becca è la pista più alta di tutto il circuito della Coppa del mondo. Invece di cambiare e di evolversi compatibilmente con la realtà, l’industria dello sci sta scappando in alta quota, mettendo al massimo pannelli solari, che però usati così sono solo greenwashing. Dal punto di vista del glaciologo, il problema della Fis, Federazione internazionale sci, «è che non ha intenzione di accettare che c’è una crisi climatica, e fare un passo indietro e organizzare le gare e il calendario di conseguenza, ma continua con queste operazioni deleterie». Tutto continua a svolgersi come se niente fosse, insomma, come in una forma di negazionismo climatico funzionale: l’Olimpiade del 2022 in Cina è stata svolta interamente con neve artificiale, i Giochi asiatici invernali del 2029 si terranno addirittura in Arabia Saudita, nella città futuristica di Neom, nel deserto. A queste condizioni, sciare diventa un’attività distopica. Non tutto il mondo degli sport invernali è così insensibile. Il francese Pinturault boicotterà Zermatt. Nella scorsa stagione duecento atleti hanno inviato una lettera alla Fis, scritta dall’austriaco Julian Schütter, per chiedere di rimodulare il calendario e di essere più «geograficamente attenti». Vogliono volare di meno avanti e indietro tra Europa e Nord America, spostare in avanti la stagione e rispettare di più gli ecosistemi senza i quali il loro sport semplicemente non esisterebbe. Non sono stati ascoltati. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando Cotugno Giornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Le pagelle di Sanremo 2024: una tamarra, noiosa e ordinata prima serataMarta Fascina e gli sguardi complici di Pier Silvio e Luigi Berlusconi

Decreto Omnibus Asset e investimenti, quali sono le misure in bozza

“Regina Rossa”: la trilogia gialla di Gómez-Jurado, dai tre libri alle prime sette puntate della serie Tv - Tiscali Notizie«La lotta per il 1° maggio si fa anche nelle urne»: l’appello dei sindacati europei per difendere i diritti - Tiscali Notizie

100 anni del Luce: da propagandista del regime fascista a “materia della memoria” collettiva - Tiscali NotizieIntervista a Diodato, l’eterno favorito: «Era una canzone perfetta per l’orchestra di Sanremo»

Giorgia Meloni sull'emergenza incendi al Sud Italia: "Ora grande piano di prevenzione idrogeologica"

Giorgia Meloni sul caso del conto non saldato in Albania: "Mi sono vergognata"Il “turismo dei rifiuti” napoletani ammorba i dintorni di Trento: costa 200 mila euro al giorno - Tiscali Notizie

Ryan Reynold
Alla ricerca del leader assoluto, anziché applicare la Costituzione della Repubblica parlamentare  - Tiscali NotizieGiorgia Meloni, l’Europa e le recite a soggetto. Punt e Mes? No, punt e bast! Senza conferenza stampa - Tiscali NotizieMeloni contro Molko: querela per diffamazione

BlackRock

  1. avatar“Perfect Days” di Wim Wenders, la poesia dell’essenziale nella bellezza quotidiana - Tiscali NotizieProfessore Campanella

    Ambiente, parla Luca Zaia: "La battaglia sul clima è di tutti"L’abitudine alla malinconia di Brokken. Indagine intorno a sua madreGaming e danni collaterali: il gioco diventa ossessione, cresce l’«azzardopatia». E lo Stato? Bada ad altro - Tiscali NotizieIl divo Jannik Sinner e i suoi profeti: quando il troppo stroppia, nel delirio di incompetenza - Tiscali Notizie

    1. Cambiamento climatico, l'appello di Mattarella: "Non c'è più tempo, bisogna agire ora"

      1. avatarCamera, dress code in aula: bocciata la proposta di FdI di vietare le sneakers e introdurre obbligo di cravattaCampanella

        È morto il papà di Virginia Raggi

  2. avatarOscar 2024, tutti i finalisti. Io Capitano di Garrone tra i candidati per il miglior film stranieroinvestimenti

    Giorgia Meloni, le vacanze in Puglia con la famiglia: fitto calendario al suo rientroGiorgia Meloni, le vacanze in Puglia con la famiglia: fitto calendario al suo rientroSocietà anonime, franchising e scommesse: così il Sudamerica sta svendendo il fútbolLa nuova racchetta di Sinner per prendersi il primo Slam agli Australian Open

  3. avatarDi altri manganelli. Quella manifestazione a Bologna che Dario Fo salvò dal rischio di violenze - Tiscali NotizieProfessore Campanella

    Schlein contro il Governo Meloni e Fitto sul PnrrA proposito del documentario su Gaber. «Il mio ricordo del Signor G: bello, vivace, fiammeggiante» - Tiscali NotizieSanremo 2024, Irama questa volta punta al podio (e forse a qualcosa di più)Putin, l’Occidente e Sun Tzu: “Se non conosci né il nemico né te stesso, soccomberai in ogni battaglia” - Tiscali Notizie

Strage di Bologna, Schlein chiede le dimissioni di De Angelis

Giorno della memoria, le persecuzioni di Rom e Sinti sono un dramma avvolto nel silenzioStrage di Bologna, De Angelis non si dimette ma chiede scusa*