Vertice centrodestra ad Arcore, Berlusconi: “Solo un pazzo manderebbe all’aria la coalizione”Il governo vuole tassare la prima casa?Consulto con i vertici e decisione: Salvini non andrà in Russia
Elezioni amministrative 12 giugno 2022: come si vota?Le idee e le lotte dell’educatore triestino,ETF il “Gandhi italiano”, sono ancora attuali. Perché attuali sono le ingiustizie e le disuguaglianze, alimentate dai poteri mafiosi. L’impegno della figlia Daniela (nel video di Francesco Appari) per ristrutturare il centro di formazione intitolato al padreVideo: Daniela Dolci e l’impegno per ristrutturare il centro di formazione intitolato al padreA Partinico si arriva senza fretta, superata l’autostrada, tra le colline, sul mare. Nel cuore della cittadina, a Largo Scalia, ci sono una palestra dal nome accattivante, case che sembrano disabitate, altre cadute, strade con voragini. E nessuna targa che ricorda che qui, al numero 5, è cominciato tutto. In un modesto edificio, dalla fine degli anni Cinquanta, aveva sede il “Centro Studi ed iniziative per la piena occupazione”, impegnato in un infaticabile lavoro per aiutare la popolazione della Sicilia occidentale.Più in periferia, invece, in campagna, c’è il Centro educativo di Mirto, una delle prime sperimentazioni educative italiane, e che oggi ha il riconoscimento di scuola sperimentale. CommentiDanilo Dolci, il Gandhi siciliano che ci può insegnare ancora tantoAttilio BolzoniIl Gandhi italianoEntrambi sono opera di Danilo Dolci. Il “Gandhi italiano”: così lo chiamavano, poeta, scrittore ed educatore triestino, promotore della rivoluzione non violenta che negli anni ’50 lo rese famoso in tutto il mondo. Nel 1952 arriva in Sicilia, nel paese di Trappeto, e assiste alla morte per inedia di un bambino, Benedetto, uno dei 14 deceduti solo quell’anno. La sua prima protesta è clamorosa: si sdraia nel giaciglio del povero bambino ed inizia uno sciopero della fame. Trova l’attenzione della Regione, e finalmente ci sono primi interventi concreti, soprattutto per le fognature.Dolci denuncia la condizione di miseria in cui vivono contadini e pescatori, molti dei quali non parlano e non capiscono l’italiano, costretti allo stremo da una politica clientelare e dalla mafia. “Fate presto e bene, perché si muore” è il suo messaggio semplice e durissimo. Comincia la sua battaglia contro lo sfruttamento delle terre, per la condivisione del pensiero libero e l’educazione all’ascolto ed a quella che chiamava la “gioia della conoscenza”. Racconta delle case fatte di paglia, delle minacce della mafia, porta sui luoghi della disperazione giornalisti e studiosi. Ha contro non solo la criminalità organizzata, ma anche le istituzioni - più volte finirà sotto processo - e la politica dei notabili siciliani.A Partinico, Dolci incoraggia i disoccupati a mettere in atto azioni di protesta non violente ed inedite, ad esempio convincendoli a lavorare alla ricostruzione di una strada comunale abbandonata. Nasce così lo “sciopero al contrario”, che costerà a lui e ad altri nel 1956 una denuncia per incitamento alla disobbedienza alle leggi e per resistenza a pubblico ufficiale. Verrà condannato a 50 giorni di carcere, ma gli vengono riconosciuti “moventi di particolare rilievo morale”. Dolci combatte con i siciliani la battaglia per la realizzazione della diga sul fiume Jato; denuncia i ritardi nella ricostruzione dopo il terremoto del Belice attraverso Radio Sicilia Libera, la “radio dei poveri cristi”, una delle primissime radio libere italiane chiusa dai carabinieri dopo sole 26 ore di trasmissione, il 25 Marzo del 1970. Fonda il Centro Educativo di Mirto dando vita ad una esperienza scolastica sperimentale che ha costituito un esempio per altre realtà educative in Italia.In questi giorni in cui ricorre il centenario della sua nascita, parole e pensieri di Dolci riemergono in decine di manifestazioni, ma anche in un lavoro che l’archivista Pier Luigi Vasile sta portando avanti, tra gli scatoloni conservati alla scuola Privitera Polizzi, a Partinico. Borgo di DioCentro degli eventi, è Borgo di Dio, che adesso si sta recuperando dopo anni di abbandono. Centro di formazione internazionale, era il cuore dell’attività pedagogica e sociale di Danilo Dolci, nato su un terreno da lui acquistato, e pensato per ospitare nelle camere fino a quaranta persone. Per decenni questo luogo visionario ha ospitato corsi di formazione in collaborazione con le università, spettacoli, seminari con i più grandi intellettuali del ‘900, laboratori di pedagogia per diffondere il principio della “maieutica”, dell’acquisizione della consapevolezza di ogni persona. I gruppi, da tutto il mondo, si alternavano ogni settimana. Ha lavorato intensamente fino alla morte di Dolci, nel 1997. Poi il lento abbandono, la distruzione, i vandali.In una grande sala, il teatro - auditorium, ci sono i resti del famoso tavolo circolare, intorno al quale si sono seduti tutti: scrittori, artisti, premi Nobel, ad ascoltare ed a cercare insieme le risposte con i contadini analfabeti ed i pescatori del posto, circondati da murales di grande impatto e denuncia. Farsi capire, era il pallino di Dolci, a cominciare anche dal nome dato al luogo. Perché fu chiamato “Borgo di Dio”? “Perché se no non mi capivano” era la risposta.Per diversi anni il borgo non è stato più usato. Fino al 2014, quando la Fondazione “Con il Sud” dà un primo contributo per il recupero e la gestione. Ma la ristrutturazione globale e completa del complesso costa 3 milioni e mezzo di euro. La figlia di Dolci, Daniela, direttrice d'orchestra, vive a Basilea, in Svizzera, ma ha deciso di prendersi una pausa dalla professione per cercare di raccogliere i fondi necessari per completare i lavori di restauro. Grazie ai mecenati svizzeri, ha raccolto fin qui 250mila euro: «Mi piacerebbe che i contributi arrivassero anche dalla Sicilia», aggiunge. Daniela si dedica anche a recuperare il tessuto di relazioni umane che negli anni si è perso: «Molte persone che hanno partecipato all’attività del Borgo oggi sono avanti con gli anni, ma ci sono anche le nuove generazioni che stanno collaborando con noi».E poi c’è la diga, allo Jato. Un monumento alla democrazia, a Danilo Dolci ed alla sua gente, che ha imparato che è possibile cambiare la propria storia, anche se non è facile. «La diga è stata la mia più grande opera pedagogica», disse in un’intervista Danilo Dolci. Questa diga ha dato acqua ad una terra arida, ha permesso la crescita di coltivazioni ed orti lì dove c’erano sassi. "L'acqua democratica” la chiamavano, perché ha spazzato via il monopolio mafioso delle poche risorse idriche disponibili in questa parte di Sicilia. Oggi, quasi mezzo secolo dopo, la diga soffre la piaga della siccità ed è semivuota e malinconica. Un club privato chiede addirittura soldi per effettuare riprese.L’acqua è diventata ancora una volta affare di pochi, vecchi padroncini e nuovi notabili. «Lottavamo per l’acqua pubblica, la pace, i diritti per tutti - commenta la figlia Daniela - ed oggi sembra che abbiamo perso». Ci vorrebbe un altro Danilo Dolci, in Sicilia e nel mondo: «No, ci vorrebbe qualcuno che non si stanchi mai di ascoltare le sue parole, la sua lezione».© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiacomo Di GirolamoGiornalista. Si occupa di criminalità organizzata e corruzione per il portale Tp24.it e per la radio Rmc 101. Autore della biografia del boss Matteo Messina Denaro: L’invisibile (2017), di Cosa Grigia (il Saggiatore 2012, finalista al premio Piersanti Mattarella), Dormono sulla collina (il Saggiatore 2014), Contro l’antimafia (Il Saggiatore, 2016). Con Andrea Bulgarella ha scritto La partita truccata (Rubbettino, 2018).
Conte: "Per il salario minimo pronto ad incatenarmi in Parlamento, dal PD insulti volgari"Gas, il piano di emergenza del governo: i consumi da razionare
Notizie di Politica italiana - Pag. 211
Alessandro Zan: “Il Ddl può ancora essere approvato”L’allerta di Draghi: “Con il governo bloccato il Pnrr è a rischio”
Guerra in Ucraina, le parole di Berlusconi sulla Russia fanno discutere: il Cavaliere ritrattaSalvini ci riprova: “Spero di parlare con Lavrov”
"Area Draghi": cosa prevede il progetto politico di Matteo RenziSollievo per Draghi, salta il vertice dei ministri del M5s con Grillo
Il ministro Brunetta attacca un lavoratore: “Sei dipendente? E allora perché c***o parli?”Silvio Berlusconi ha votato a Milano per i referendum"Area Draghi": cosa prevede il progetto politico di Matteo RenziSara Cunial alla Camera: “Ho aglio, paletto ed acqua santa, statemi lontani”
Crisi energetica, Draghi: "Putin ha già tagliato le forniture di gas"
Il test del Dna che rivela il segreto del dinamismo di Giorgia Meloni
Elezioni, come votare da studente o lavoratore fuori sede?M5S, restituzioni mancate per due milioni di euro: "Alcuni parlamentari non versano più"Ucraina, Salvini: "Serve iniziativa europea di Italia, Francia e Germania, la Lega è pronta"Scissione Di Maio, quando nel 2017 scriveva: "Se cambi casacca ti dimetti e vai a casa"
Matteo Salvini, gli atti del caso "Carola Rackete" saranno valutati dal SenatoIncontro Conte Draghi, Conte resta al governo ma c’è un “forte disagio nel M5s”Politiche 2023, Palamara: “Mi candido alle elezioni”Covid, Figliuolo: "Così l'Italia ha vinto sulla pandemia, nostro modello pronto per nuova emergenza"