File not found
Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 798

Como, sei giovani salgono sul tetto del Duomo: soccorsi dai Vigili del FuocoCoronavirus, bilancio del 26 agosto 2022: 21.998 nuovi casi e 99 morti in piùDue ragazzi travolti da un suv mentre attraversano la strada a Carpi: lei muore, lui è grave

post image

Naro, un uomo si tuffa nel lago e muore: si cerca di recuperare il corpoL’impressione è che il retroterra di sfondo della giustizia riparativa come da riforma coincida con una visione irenica e aconflittuale della società,analisi tecnica di verosimile matrice religioso-comunitarista o in ogni caso di ispirazione umanista, tale per cui assurge a valore prioritario il recupero del legame personale e sociale che il reato avrebbe spezzatoLa giustizia riparativa ha fatto il suo ingresso ufficiale nell’ordinamento italiano grazie alla recente riforma Cartabia, nel cui ambito essa è stata fatta oggetto di una disciplina organica (d.lgs. n. 150/2022).Rinviando alla letteratura specialistica per un’esposizione particolareggiata di tale disciplina, qui basta accennarne le principali linee direttrici.L’accessoPremesso che essa nel contenuto si uniforma ampiamente alle preesistenti fonti normative internazionali e sovranazionali, i primi punti importanti da evidenziare sono i seguenti: l’accesso alla giustizia riparativa è concepito come complementare (e non sostitutivo) rispetto alla giustizia penale convenzionale; il ricorso ai suoi strumenti, definiti «programmi», è potenzialmente ammesso in relazione a ogni tipo di reato, a prescindere dalla sua gravità (mentre in alcuni ordinamenti esso è limitato al novero dei reati di gravità medio-bassa) e, altresì, in ogni stato e grado del procedimento penale, nonché nella fase esecutiva della pena.A informare senza ritardo in merito alla facoltà di accedere alla Gr è l’autorità giudiziaria, e gli autori e le vittime interessate a fruirne debbono manifestare in proposito un consenso personale, volontario ed espresso in forma scritta; è previsto pure che possa essere il giudice di sua iniziativa a proporre alle parti un percorso di giustizia riparativa, ma queste devono in ogni caso esprimere un corrispondente assenso. È da aggiungere un dato rilevante: tra le vittime potenzialmente incluse nello svolgimento delle procedure riparative rientra anche la vittima «surrogata o aspecifica», vale a dire la vittima di un reato diverso da quello per cui si procede (questa inclusione estensiva si spiega considerando che le vittime effettive avvertono, non di rado, forti resistenze psicologiche a entrare in rapporto dialogico con gli offensori).Quanto ai programmi (strumenti) utilizzabili, vengono esplicitamente menzionati: la mediazione tra autore e vittima, il dialogo riparativo e ogni altro programma dialogico guidato da mediatori. Quando il programma si conclude positivamente, cioè con un effettivo esito riparativo, quest’ultimo può essere «simbolico» (dichiarazioni o scuse formali, impegni comportamentali anche pubblici o rivolti alla comunità, accordi relativi alla frequentazione di persone o luoghi) o «materiale» (risarcimento del danno, restituzioni, adoperarsi per elidere le conseguenze dannose o pericolose del reato o evitare che lo stesso sia portato a conseguenze ulteriori).Gli effetti Tutto ciò premesso, veniamo ai punti che assumono un rilievo decisivo, innanzitutto chiedendoci: che tipo di effetti produce in sede penale l’avvio di un percorso di giustizia riparativa?Bisogna in realtà distinguere. Se il percorso si interrompe o sfocia in un nulla di fatto, questo risultato fallimentare non produce alcun effetto sfavorevole nei confronti della persona indicata come autore del reato; com’è intuibile, produce viceversa effetti favorevoli (nel senso che fra poco specificherò) il suo buon esito.Ma cosa deve intendersi per «riuscito esito riparativo»? La disciplina organica lo definisce così: «Qualunque accordo, risultante dal programma di giustizia riparativa, volto alla riparazione dell’offesa e idoneo a rappresentare l’avvenuto riconoscimento reciproco e la possibilità di ricostruire la relazione tra i partecipanti».Diciamo la verità: siamo in presenza di termini e concetti non poco generici e impregnati di una preconcetta visione «relazionale» del reato, che può invero esporsi a giustificati rilievi critici. Da un lato, ci troviamo di fronte a quella che può definirsi una fallacia di generalizzazione: non tutti i reati infatti comportano la rottura di relazioni umane preesistenti, essendo anzi via via cresciuti negli ordinamenti moderni quelli senza vittime in carne e ossa, come ad esempio i delitti cosiddetti «a pericolo astratto». Dall’altro lato, appare quantomeno dubbio che un mediatore possa ragionevolmente valutare come esito mancato l’eventuale stipula di seri accordi a contenuto materialmente riparatorio, se non accompagnata da un’ulteriore attenzione alla dimensione relazionale.I problemi di compatibilitàAl riguardo, emerge un profilo problematico che finora non è stato, forse, sufficientemente lumeggiato, ma che a me appare di importanza cruciale con riferimento ai princìpi costituzionali di fondo di un ordinamento come quello italiano.Mi chiedo preliminarmente: quale concezione della società e dei rapporti tra individuo e comunità sociale sta dietro un modello di Gr, come questo delineato dalla riforma Cartabia, che assume tra gli obiettivi fondamentali quello di favorire la riconciliazione personale tra offeso e offensore e altresì – come si afferma in altra parte della disciplina organica – la ricostituzione dei legami con la comunità? Orbene, l’impressione è che il retroterra di sfondo coincida con una visione irenica e aconflittuale della società, di verosimile matrice religioso-comunitarista o in ogni caso di ispirazione umanista, tale per cui assurge a valore prioritario il recupero del legame personale e sociale che il reato avrebbe spezzato.Se l’impressione è giusta, si impone allora questa seconda domanda: quanto il suddetto modello di giustizia riparativa è compatibile col principio costituzionale di rieducazione, o meglio con quell’accezione laica di esso che – come abbiamo visto in precedenza – si è affermata come predominante tra gli studiosi di diritto penale, tenuto conto del contemporaneo rilievo da attribuire al principio del pluralismo politico-ideologico, culturale e morale?A rigore, questa compatibilità risulta quantomeno problematica. Non tutti infatti condividiamo, nell’attuale società pluralista, una concezione morale di sfondo che assume la riconciliazione interpersonale o comunitaria a valore prioritario: ad esempio, un autore di reato di orientamento ideologico liberale-individualistico potrebbe rimanere indifferente rispetto alla prospettiva di entrare in sintonia con la vittima in carne e ossa, ma potrebbe nondimeno essere disposto a compiere impegnative prestazioni riparatorie volte a neutralizzare le conseguenze dannose del reato commesso.Dovremmo ritenere che, in un caso come questo, manchi qualcosa per considerare l’autore socialmente recuperato anche alla stregua dei princìpi e valori sottostanti alla giustizia riparativa? Se pensassimo così, a mio avviso giungeremmo a una conclusione costituzionalmente più che discutibile. Il testo è un estratto di Punizione (Il Mulino, 2024)© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiovanni Fiandaca

Boom di richieste di adozione per la neonata abbandonata nel parcheggio dell’ospedale di MonzaTir carico di pomodori si ribalta in A16, morto il conducente di 59 anni: segnalati 4 km di coda

Omicidio Willy Monteiro, la telefonata che smentisce il racconto dei fratelli Bianchi

Un autovelox sul lungomare dove è stata travolta ed uccisa Elvira ZribaL'addio del direttore di un Pronto soccorso: "Siamo un sacco da prendere a pugni"

Sub 28enne travolto da una motovedetta della Guardia di Finanza: ferito all'addome, è graveAllarme dell’agenzia per la cybersicurezza: enti energia sotto attacco

Covid, l'opinione di Fabrizio Pregliasco sui vaccini aggiornati e la quarta dose

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 786Grave perdita nel mondo del giornalismo leccese: è morta Silvia Famularo

Ryan Reynold
Firenze, l'ospedale Meyer dice addio a polpetta: cane della pet therapyAisha Cecilia Vittoria Pistillo scomparsa a Verona: non torna a casa da tre giorniMaltempo in Puglia, bomba d’acqua sul Gargano: strade allagate nella notte

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarNapoli, scoppia un incendio in un ristorante di Gragnano: otto persone ustionateBlackRock

    Firenze, turista 21enne precipita da Piazzale Michelangelo: è graveRoma, clochard trovato morto vicino all'ingresso di Castel Sant'AngeloFemminicidio, il report del Viminale: 77 casi da gennaio ad oggiMorte Simone Sperduti, parla l'agente che l'ha investito: "Avrei dovuto morire io"

    1. Milano, tre appartamenti svaligiati nel giro di poche ore, sparite tutte le cassaforti

      1. avatarIncidente sul lavoro a Offanengo, uomo di 59 anni cade dal tetto di un capannoneETF

        Caso piccola Diana morta di stenti: gip dispone perizia sul biberon

        ETF
  2. avatarNapoli, scoppia un incendio in un ristorante di Gragnano: otto persone ustionatetrading a breve termine

    Covid, bimba di 5 anni morta per insufficienza multiorgano: addio alla piccola Sofia  Sciame sismico a Regalbuto, scosse di terremoto di magnitudo compresa tra 2,7 e 3,5Roma, clochard trovato morto vicino all'ingresso di Castel Sant'AngeloDenise Pipitone, l’appello della madre Piera Maggio a 18 anni dalla scomparsa

  3. avatarA scuola entrano prima le femmine e poi i maschi: è polemica a PalermoEconomista Italiano

    Incidente in scooter a Napoli: morto bambino di 4 anniSchianto tra mezzi pesanti ad Avellino: veicoli distrutti nello scontro e conducenti feritiVaccini Covid, Bassetti: "Il paracetamolo ha più effetti collaterali"Cade dalla bici e il manubrio gli si conficca nell’inguine: grave bimbo di 10 anni

Torino, resta incastrato col braccio nelle porte del bus: morto un 70enne

Matrimonio finito male, l’amante si presenta al posto dello sposo: è giallo sulla location del videoNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 780*