Tenta di rapire una bambina di 10 anni mentre va a scuola offrendole caramelle e denaroPadre vuole usare lo sperma del figlio morto per avere un nipoteMessico, autocisterna travolta da un treno: incendio e più di mille evacuati
Auto esce di strada e finisce nel fiume, morta a 28 anni un'aspirante attriceLuganoSenza permesso per 15 anni,Capo Analista di BlackRock ma resta in Ticino a suon di ricorsiL’incredibile storia di un cittadino kosovaro, condannato nel 2009 per un pestaggio in città e al quale era stato intimato di lasciare la Svizzera – La sua battaglia legale si è protratta nel tempo grazie a numerose domande di riesame, alcune anche accolte© CdT/Chiara Zocchetti Nico Nonella27.07.2024 15:00È una vicenda che ha quasi dell’incredibile quella che ha come protagonista un oggi 35.enne cittadino kosovaro il quale, nonostante gli sia stato revocato il permesso ben 15 anni fa è riuscito «ad eludere la legislazione in vigore», prolungando «artificiosamente la propria presenza in Svizzera malgrado le decisioni definitive pronunciate nei suoi confronti». A dirlo è il Tribunale amministrativo federale, una delle tante Corti penali e amministrative che dal 2009 si sono occupate di questo caso. Il protagonista è un volto noto alla cronaca giudiziaria di quindici anni fa: il 25 giugno del 2009 era infatti stato condannato dalla Corte delle assise correzionali allora presieduta dal giudice Claudio Zali a una pena detentiva di due anni e due mesi, di cui 12 mesi da espiare e i rimanenti 14 mesi sospesi per un brutale pestaggio andato in scena nell’ottobre 2008 a Lugano.Un ping-pong giuridicoPreso atto della condanna, il 15 settembre successivo la Sezione della popolazione decide per la revoca del suo permesso di domicilio. La stessa viene però annullata nel maggio del 2011 dal Tribunale federale, il quale ordina altri accertamenti più approfonditi circa lo stato di salute dell’interessato e la possibilità per lui di potere essere adeguatamente seguito dal profilo medico anche nel suo Paese d’origine per i suoi problemi cronici. Nel frattempo, la revoca del suo permesso viene nuovamente confermata, in ultima istanza anche dal Tribunale federale nel settembre del 2014. A questa decisione seguono due domande di riesame, una del novembre 2014, bocciata anche dal TF tre mesi dopo, e una del marzo 2015. In questo caso, l’iter è decisamente più lungo: nel 2018 l’Alta Corte federale accoglie infatti un suo ricorso intimando alle autorità cantonali di esaminare la sua situazione alla luce di un possibile peggioramento del suo stato di salute. Siamo ora nel marzo del 2020: la Sezione della popolazione rifiuta nuovamente di concedergli un permesso di domicilio e fissa un termine di partenza dalla Svizzera entro il 10 aprile 2020. Anche qui è necessario attendere una sentenza del Tribunale federale, il quale respinge il ricorso dell’uomo l’8 marzo del 2023. La vicenda è però ben lungi dall’essere conclusa: il 22 maggio successivo viene intimato un nuovo termine per lasciare il Paese: il 22 giugno, con esecuzione del rimpatrio prevista per il 26 luglio. Il cittadino kosovaro non demorde e presenta una terza domanda di riesame, che la Sezione della popolazione, con decisione del 14 settembre 2023, rifiuta di esaminare. Il 21 febbraio scorso il Consiglio di Stato conferma questa decisione e il dossier è pendente al Tribunale cantonale amministrativo. E a rendere ancora più paradossale l’intera vicenda è il fatto che in tutti questi anni, l’oggi 35.enne non ha mai potuto lavorare restando di fatto in un «limbo».Segnalato a SchengenMa la vicenda è lungi dall’essere conclusa: il 27 luglio 2023 la Segreteria di Stato della migrazione emana infatti nei suoi confronti un divieto d’entrata di tre anni con segnalazione nel sistema d’informazione Schengen. L’uomo si oppone, sostenendo che una simile limitazione gli impedisca di farsi appropriatamente curare in Ticino. La misura viene impugnata al Tribunale amministrativo, che si esprime nel merito il 29 maggio scorso (la sentenza è fresca di pubblicazione). In estrema sintesi, la Corte conferma il provvedimento della SEM ritenendo che il ricorrente rappresenti un pericolo per la sicurezza del Paese (oltre alla citata condanna, negli anni era incappato in in pene pecuniarie per eccesso di velocità nel 2010, minaccia contro le autorità l’anno seguente e falsa testimonianza nel 2017). Per il TAF ha pesato anche il fatto che l’uomo «non ha mai svolto una reale ed effettiva attività lucrativa (eccetto alcuni mesi nel 2009) e non è mai stato finanziariamente autonomo». Oltra l fatto di aver «prolungato artificiosamente la propria presenza in Svizzera», ponendo «le autorità dinanzi al fatto compiuto». Quanto al suo problema di salute, il TAF gli ha ricordato «la possibilità di inoltrare alla SEM una richiesta di sospensione temporanea del divieto d’entrata qualora ne necessiti per effettuare delle visite mediche (nel nostro Paese ) o, se necessario, farsi operare». Sul caso è pendente un ricorso alla CEDU.In questo articolo: Lugano
Una carneficina, salgono a 100 i morti del duplice attentato di MogadiscioVon der Leyen ottimista: "Passi avanti sul gas, martedì proposta"
Figlia accusa il padre morto di aver ucciso 70 donne: "Ci costringeva a spostare i cadaveri"
Incendio in un asilo in Spagna, 20 bambini salvati da una coppia in luna di mielePer Mosca ci potrebbero essere i presupposti per dei colloqui Putin-Biden
Gran Bretagna, Rishi Sunak si candida come PremierNuovi guai per il principe Andrea: Ghislaine Maxwell lo definisce "un caro amico"
Centinaia di resti umani trovati vicino a un grande magazzino: la metà sono bambiniCentinaia di tori vivono una tremenda odissea: bloccati per 15 giorni su una nave
Treno investe autobus nei Paesi Bassi: era rimasto bloccato sui binariUccide i genitori della fidanzata perché gli avevano imposto norme di distanziamento CovidLe proprietà della chiesa russa di Kyrill in Norvegia usate come basi?Attore e concorrente di un talent show sudcoreano fra i morti a Seul
Russia, due uomini fuggono in barca dallo stretto di Bering all'Alaska per non combattere in Ucraina
Infermiera del carcere flirta con un detenuto, condannata a sei mesi
Muore in Thailandia il 49enne Giovanni MascoloUcraina, Stoltenberg sulle armi nucleari: "Circostanze in cui Nato potrebbe usarle sono remote"Comandante dell'Uganda su Twitter: "Offrirei 100 mucche per Giorgia Meloni"Iran, donna uccisa a colpi di pistola mentre filma le proteste per la morte di Mahsa Amini
Cina, colloquio Wang-Lavrov: “Pechino conferma il sostegno alla Russia, rafforzi la sua potenza”Brasile: Lula e Bolsonaro al ballottaggio il 30 ottobreBambina di 16 mesi morta schiacciata da una giraffa in un parco: grave anche la madreDonna di 63 anni sbranata e uccisa da 5 bulldog sfuggiti al padrone: soppressi