File not found
criptovalute

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 739

Regno Unito, la Regina: "Vaccino, un dovere contro il Covid"Texas: usa la corrente, deve pagare bolletta da 16mila dollariOrfani affidati a suore e consegnati a pedofili

post image

Proteste a Madrid per l'arresto del rapper Pablo HasélIl mondo dei libri italiano è popolato da blazer in poliestere,Campanella capelli crespi e jeans. È stato quindi divertente vederli nel contesto della rassegna letteraria di Miu MiuVivo a Milano da quasi 13 anni, che sono circa 670 week. Week che ho perlopiù osservato da autobus imbottigliati nel traffico e che a parte questo non mi hanno mai riguardata, se non consideriamo gli open bar a cui imbucarsi durante il Salone del Mobile e gli eventi strettamente correlati al mio lavoro nell’editoria libraria, dove sono entrata volantinando fuori dalle librerie durante Bookcity (la week dei lettori) e ricevendo il mio primo consiglio di carriera da un ragazzo senegalese che vendeva i libri su Nelson Mandela per strada: se a novembre ti ritrovi a passare molto tempo all’aperto farai meglio a metterti i guanti.Da allora ho fatto dei notevoli passi avanti. Oggi lavoro quasi esclusivamente al chiuso, e mi arrivano a casa più libri di quanti ne riesca a leggere, una prospettiva che alla me ventenne, assiderata in Piazza del Duomo per promuovere l’amore per la lettura, sarebbe sembrata poco meno di un sogno. Invece, ad anni 32, dopo la prima Design Week in cui avevo davvero qualcosa da fare, mi trovo costretta a riorganizzare le mie priorità e a chiedermi se non ho sbagliato tutto.Un paio di settimane fa mi è arrivato un invito dal Miu Miu Literary Club, una rassegna di due giorni curata da Olga Campofreda e patrocinata dal marchio di moda (ma vorrei dire matrocinata, se solo la parola esistesse), in cui alcune scrittrici dal mondo sono state invitate a raccontare le opere di Alba de Céspedes e Sibilla Aleramo, di recente riscoperte in lingua inglese. Una magnifica occasione per parlare di due autrici che amo, certo, ma soprattutto per indossare degli stivali di Prada che giacciono nel mio armadio da due anni.Vestiti maleUrge un disclaimer: nell’editoria italiana ci si veste piuttosto male, a tutti i livelli, in tutti i mestieri. Da anni desidero che qualcuno scriva un trattatello sui jeans dei premi Strega, sui completi maltagliati dei vertici d’azienda, sulla generale carenza di moda nei paraggi dei libri. Ma la mancanza di gusto è deliberata e consustanziale al settore? Mi sono posta la domanda un po’ di tempo fa durante una cena con un editor, un uomo intelligente che fa molto bene il suo lavoro, che tuttavia sosteneva di non riuscire a prendere sul serio uno scrittore che per il tour del Premio Strega si era fatto vestire da uno stilista, finendo per essere l’unico finalista a non sembrare uscito di casa di fretta. Non risolveremo la questione entro la fine di questa pagina, e io non sono certo Coco Chanel, ma il succo è: i soldi sono volgari, la moda è frivola, gli scrittori italiani devono essere brutti e malvestiti per non tradire la sacra letteratura.E infatti mercoledì scorso al Circolo Filologico Milanese, luogo scelto per l’evento letterario di Miu Miu, quelli dell’editoria li riconoscevi a un chilometro di distanza: camicie a scacchi e borse troppo capienti, capelli crespi e blazer in poliestere, lo sguardo confuso di chi è abituato ad andare alle presentazioni alla Feltrinelli in galleria, dove gli anni passano ma la misteriosa puzza di fogna rimane.Poco importava che gli editoriali fossero le uniche persone presenti ad aver letto de Céspedes e Aleramo, il confronto con l’altro mondo era comunque impietoso.Come a New YorkVorrei dire che io mi destreggio magnificamente tra le due realtà, ma purtroppo mentirei. A questo evento sono subito stata messa al mio posto all’ingresso, dove dei signori tanto gentili quanto imperscrutabili mi hanno negato il braccialetto che garantiva l’accesso all’incontro con le scrittrici, classificandomi quindi come ospite di serie B (ma forse pure C, se mi guardo dentro con sincerità). Si infrange quindi la mia illusione di contare qualcosa, e vengo reindirizzata in un salotto arredato come la casa che vorrei.Grandi divani di velluto, moquette color sangue di piccione, molti libri alle pareti. Il magnifico allestimento da Fuorisalone comprende anche un bar, e mentre penso che la vita dovrebbe sempre prevedere la possibilità di bere dei Bellini alle quattro, vengo raggiunta da un cameriere con un vassoio di tramezzini di Marchesi, a cui seguiranno molti altri vassoi di molte altre cose buone, e accetto di buon grado la mia condizione di esclusività parziale. Tutto sommato poteva andarmi peggio, potevo essere all’incontro al piano di sopra, da cui un amico mi informa che non ci sono tartine. Ma a differenza delle feste dell’editoria – dove a un certo punto finisce sempre qualcosa: l’alcol, il cibo, la musica – le tartine di Marchesi non finiscono mai e al termine dell’incontro gli ospiti braccialetto-muniti confluiscono nel salotto centrale, accolti a loro volta da un profluvio di tartine. «C’è del vino?» chiede il mio amico al bar. «Prosecco o champagne?» gli rispondono gentili, fingendo di non sapere che il povero editoriale vorrà bere champagne gratis per tutta la sera, ma anche che all’editoriale pasticcione è meglio non servire vino rosso vicino a dei divani chiari.Con la bocca piena di bigné, commentiamo che questa cosetta di due giorni dev’essere costata come tutto Bookcity, e lo diciamo con la febbrile eccitazione di chi ha appena scoperto una nuova via e desidera improvvisamente cambiare lavoro, oltre che guardaroba. «Bella questa contaminazione tra moda e letteratura» biascichiamo tra un vol-au-vent e l’altro, facendo gnam gnam a voce alta e intascandoci i piccoli fazzoletti di stoffa con cui ci viene offerto il cibo. «Bellissimo incontro, sembrava di stare a un festival di New York» commenta uno scrittore braccialettato ma mai stato a New York, mentre il pomeriggio prosegue tra reading, musica e crisi di identità.La fantasiaAll’uscita c’è ovviamente una borsina regalo con le copie delle edizioni in inglese di Quaderno proibito e Una donna, i libri protagonisti di questa rassegna in cui l’editoria ha scoperto lo spritz Saint Germain e il velluto di seta. Apro il sacchetto con una punta di delusione, il lusso ormai mi ha dato alla testa e speravo in un bel cadeau, non dico una borsa ma almeno un portafoglio in omaggio.Mentre cammino verso casa – un modesto bilocale pieno di libri, ma privo di Prada – mi chiedo se l’operazione abbia funzionato anche al contrario e se qualche bellissima donna di cachemire vestita se ne sia andata di lì pensando di mollare tutto, rinnegare la moda e, ormai sedotta dal rutilante mondo dei libri, diventare correttrice di bozze coi maglioni in acrilico. Mi sembra improbabile, ma mi piace pensarlo.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia PilottieditorNata a Roma nel 1992, cresciuta a Parma, ora vive a Milano. Ha studiato comunicazione e editoria, lavora in un’agenzia letteraria.

Ciotola cinese al mercato: è un tesoro Ming da mezzo milioneUSA, Amazon multata da FTC per aver requisito mance ai corrieri

Australia, tartaruga albina nel Queensland: "Una su centomila"

Morto Ronald DeFeo Jr: nel 1974 sterminò la sua famigliaBasta tamponi anali ai giapponesi che arrivano in Cina

Covid, famiglia torinese bloccata in Brasile: l’appello del padreNuova variante bretone in Francia: in corso accertamenti e studi

Lugano, incidente in un centro commerciale: morta 17enne

False somministrazioni vaccino, autorità: "Non postare online le schede"Nigeria, attacco in una scuola: rapite oltre 300 studentesse

Ryan Reynold
Mappa UE dei contagi: l'Umbria è zona rosso scuroCovid, arriva nuovo test rapido: i risultati sullo smartphoneSimula gravidanza e morte dei piccoli: la scoperta del marito

Professore Campanella

  1. avatarLa Francia chiude le frontiere ai paesi extra Ue da domenicaCapo Analista di BlackRock

    Lascia il figlio di 5 mesi al freddo in casa e il piccolo muoreUSA, afroamericano innocente sconta cinque anni di carcere per omicidioIl fidanzato spara ai 3 della compagna uccidendone 2Il fidanzato spara ai 3 della compagna uccidendone 2

      1. avatarCalciatore morto accoltellato, aveva cercato di sedare una rissatrading a breve termine

        Svolta nelle indagini di Sarah Everard: poliziotto accusato di omicidio

        ETF
  2. avatarNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 737BlackRock Italia

    Stop al vaccino AstraZeneca in Sudafrica: "Inefficace"Disha Ravi, attivista di Friday For Future, arrestata in IndiaColombia, naufragio di due barche: dodici mortiLondra, negli aeroporti introdotta "tassa sugli abbracci"

  3. avatarIncendio sulla Msc Lirica, la nave da crociera si trova a CorfùBlackRock Italia

    Portogallo, sistema sanitario ko. Rinforzi da Germania e AustriaCovid, arriva nuovo test rapido: i risultati sullo smartphoneCovid, variante filippina: due contagi scoperti nel Regno UnitoDa Israele un farmaco contro il coronavirus efficace al 96%

Curva dei contagi in appiattimento, parola di Ihme

Il paracadute non si apre, orribile morte di Dimitri DidenkoI principini di Cambridge ricordano la nonna, principessa Diana*