Uomo seminudo per le strade di Roma: ipotesi tradimentoRagazzo picchiato da due sconosciuti in treno: è in fin di vitaGuerra Russia-Ucraina, Mattarella: "Sostegno a Kiev per evitare guerra come nel '39"
Bologna, studente 15enne usa il taser contro un compagno: l'aggressione in classeUna docente di Religione - Romano Siciliani COMMENTA E CONDIVIDI Via libera ai concorsi per insegnanti di Religione cattolica nella scuola statale: il ministro dell’Istruzione e del Merito,Professore Campanella Giuseppe Valditara, ha firmato due bandi che disciplinano le procedure ordinarie per il reclutamento di docenti Irc nella scuola dell’infanzia e primaria e nella scuola secondaria. Si tratta di 1.928 posti, ripartiti tra le due procedure: 927 posti per la scuola dell’infanzia e della primaria e 1.001 posti per la scuola secondaria di primo e secondo grado. A questi si aggiungono altri 4.500 posti destinati alle procedure straordinarie, bandite contestualmente dal Ministero, così ripartiti: 2.164 posti per la scuola dell’infanzia e della primaria e 2.336 posti per la scuola secondaria di primo e secondo grado. Le assunzioni, complessivamente, saranno, quindi, 6.428.La selezione si terrà a vent’anni dalla prima, e finora unica, procedura bandita nel febbraio 2004 in attuazione della legge 186/03, che istituiva i ruoli per l’insegnamento della Religione cattolica.«Abbiamo deciso di bandire un nuovo concorso dopo 20 anni di fermo, nella consapevolezza che si tratta di una disciplina importante per la crescita degli studenti – ha sottolineato Valditara –. Grazie a docenti competenti e motivati, avremo maggiori occasioni di approfondimento della nostra storia ma anche di confronto sui principi che rappresentano le radici della nostra civiltà», ha aggiunto il Ministro. E «soddisfazione» è stata espressa anche dalla sottosegretaria Paola Frassinetti, che ricorda come i bandi siano «scaturiti da un percorso fortemente voluto dal Ministero dell’Istruzione, costruito con la Cei, coniugando l’esigenza di professionalità e nuove competenze con la valorizzazione delle nostre radici».«Apprezzamento e gratitudine» sono espressi dal presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, al ministro Valditara, per la firma dei due bandi. «Si tratta dell’importante conclusione di un percorso di collaborazione costante e fruttuosa tra la Conferenza Episcopale Italiana e il Ministero – ricorda Zuppi –. Dopo l’Intesa siglata il 9 gennaio scorso, la firma dei bandi non è solo un atto formale ma rappresenta una volta di più il riconoscimento del valore degli insegnanti di religione nelle scuole del Paese, nell’ottica del dialogo e dell’approfondimento culturale», afferma il Presidente della Cei, che rivolge il suo pensiero ai docenti che saranno impegnati nella selezione: «A tutti e a ciascuno l’augurio per il concorso insieme al ringraziamento per la passione, la competenza e la professionalità messi a servizio dei nostri bambini e ragazzi».Due, come detto, le procedure concorsuali ordinarie, a cui sono ammessi a partecipare i candidati in possesso della certificazione dell’idoneità diocesana e di «almeno uno dei titoli previsti dal punto 4 dell’Intesa tra il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Presidente della Conferenza episcopale italiana del 28 giugno 2012», si legge in una nota ministeriale. Inoltre, i due bandi recepiscono l’Intesa tra il Ministro e il Presidente della Cei dell’11 gennaio scorso nonché le precedenti Intese sottoscritte.Il concorso ordinario, spiega il comunicato, si articola in una prova scritta (composta da 50 quesiti a risposta multipla computer-based), una prova orale (che comprende anche una lezione simulata) e nella successiva valutazione dei titoli. Complessivamente, le commissioni esaminatrici dispongono di 250 punti, di cui 100 per la prova scritta, 100 per la prova orale e 50 per i titoli.Per quanto riguarda, invece, le procedure concorsuali straordinarie, queste sono riservate ai docenti con almeno trentasei mesi di servizio, anche non consecutivi, nell’insegnamento della Religione cattolica nelle scuole statali con il possesso dei prescritti titoli. Il concorso si articola in una prova orale didattico-metodologica, alla quale può essere assegnato un punteggio massimo di 100 punti, e nella valutazione dell’anzianità di servizio (fino a 100 punti) e dei titoli di qualificazione professionale (fino a 50 punti).In questi mesi, proprio in previsione della firma e successiva pubblicazione dei bandi di concorso, in molte Diocesi e Regioni ecclesiastiche sono stati promossi corsi di formazione per gli aspiranti insegnanti di Religione. Un segno tangibile dell’attenzione che la Chiesa italiana riserva a questi docenti, il cui fondamentale ruolo viene riconosciuto anche dalle istituzioni statali.Secondo gli ultimi dati diffusi dal Servizio nazionale per l’Irc della Conferenza episcopale italiana e relativi all’anno scolastico 2022-2023, l’insegnamento dell’Irc coinvolge la grande maggioranza degli alunni della scuola statale, segno che piace alle famiglie. Lo conferma la rilevazione sui dati degli avvalentisi che ogni anno la Cei conduce, con la collaborazione delle Diocesi e che vede un totale di avvalentisi pari all’84,05%, con una diminuzione dello 0,39% rispetto all’anno precedente. Nel dettaglio, nelle scuole dell’infanzia si avvale l’87,69% degli alunni, nelle primarie l’88,13%, nella secondaria di I grado l’85,15% e nella secondaria di II grado il 78,03%. Un dato quest’ultimo, che conferma come, anche tra gli adolescenti, l’Irc susciti notevole interesse, dato che praticamente 8 su 10 non vogliono rinunciare a questo spazio libero di approfondimento e di confronto dentro la scuola.Inoltre, non sono pochi anche gli alunni provenienti da altri contesti culturali e religiosi, che scelgono comunque di avvalersi dell’Insegnamento della Religione cattolica che, ancora una volta, si dimostra patrimonio di tutti e di tutta la scuola. Un vero spazio di libertà che permette ai giovani di affrontare argomenti che, altrimenti, non avrebbero l’opportunità di approfondire.Infine, a livello regionale, il territorio che presenta il più alto numero di studenti avvalentisi è il Sud, con il 96,33%, seguito dal Centro con l’84%, in linea con la media nazionale. Mentre sotto la media si attesta il Nord, dove gli alunni che scelgono di frequentare l’ora di Religione sono il 76,84% del totale.
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 259Scontro tra uno scooter e un'auto ad Agerola: morto il 19enne Daniele
Cadavere di una donna brasiliana trovato sulla spiaggia a Oristano
Incidente sul lavoro a Belmonte Mezzagno, operaio morto travolto dalle macerieTrevi, coniugi travolti da un furgone: morti sul colpo
Gorizia: tenta di togliersi la vita, salvato dai carabinieriPuglia, 20enne entra alle poste e prende in ostaggio anziano: arrestata
Getta liquido infiammabile sulla moglie: entrambi in gravi condizioniStatale del Brennero, due auto si schiantano nella notte: ferite gravemente tre persone
Omicidio Alice Neri, perizia: "Uccisa da almeno cinque colpi"Sparò a un ladro albanese in casa, niente grazia per il macellaio Onichini: Mattarella ha respinto la richiestaRoma, violenta e molesta anziana: fermato badante 28enneConversano, diretta Instagram di un incidente mortale tra auto e scooter
Apple, esce iOS 17: tutto quello che c'è da sapere sul nuovo aggiornamento
Mattia Marchesello morto a 23 anni a San Donà di Piave: aveva un tumore al cervello
Frana in Val Formazza: ci potrebbero essere escursionisti coinvolti, gli ultimi aggiornamentiBollettino Covid del 6 ottobre 2023 in Italia: casi in aumentoNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 261Vicchio, appartamento in fiamme: un uomo in ospedale
Frecce Tricolori, notificato a Oscar Del Dò avviso di garanziaAvete queste monete da 1 euro? Possono valere fino a mille euroIncendi, notte di paura a Palermo: allerta in mezza SiciliaViolenze reiterate su bimbo disabile: condannate due maestre