File not found
Economista Italiano

Codacons: quest'estate si registrerà l'ennesimo aumento dei prezzi

Bonus spesa 400€: ecco a chi spetta e come richiederloLa governance “a la carte” di Confindustria non piace alle imprese La governance “a la carte” di Confindustria non piace alle impreseInflazione e caro vita: quanto spendono gli italiani per la spesa

post image

Dl Lavoro, maxi bonus per chi assume i giovani NeetBisogna dire grazie a Jonathan Bazzi per come ha esposto le sue ferite in un recente intervento su questo giornale. È inevitabile che a scrittori e scrittrici sia riservato un destino interiore di idiosincrasia. Sono dei Don Chisciotte,Guglielmo cani sciolti, samurai isolati, ronin. C’è chi combatte per sé stesso, chi si dedica a cause collettive. A Bazzi do un consiglio: fonda una rivista, un movimento, un’impresa collettiva mai vista. O almeno un’affabile bocciofilaBisogna dire grazie a Jonathan Bazzi per come ha esposto le sue ferite in un recente intervento su questo giornale. Ci mostra tanto di sé, della sua attuale crisi. Non lo conosco di persona, ma può considerare questo mio articolo un abbraccio a distanza.Bazzi descrive una seduta dalla sua psicoanalista che gli propone di chiamarla “mamma”: uno psicodramma che ancora lo umilia, a distanza di giorni. Da lì passa a riassumere che cosa gli è capitato dopo il suo esordio come romanziere: cinque anni fa ha ricevuto attacchi da lettori, giornalisti, scrittori perché, secondo loro, il suo libro si sarebbe fatto notare più come caso umano che come caso letterario. Nel frattempo gli è stato chiesto di fare da portavoce a mille istanze militanti: omosessualità, dipendenze, infezioni, periferie. Poi è arrivato il secondo romanzo, che non ha ottenuto il successo sperato. Bazzi era pronto a incassare con saggezza la delusione, ma il sistema editoriale e il pubblico non perdonano gli insuccessi. Allargando lo sguardo, oggi Bazzi è preso dallo sconforto: scrittori e scrittrici della sua generazione gli appaiono come un pigolio di individualismi, che mirano a farsi pubblicità, ottenere posti di potere, essere invitati in tv, scrivere sui giornali che contano. Il peggio del cinismo: «sfruttano le questioni politiche per il profitto e l’auto-sponsorizzazione» è la sua accusa.Quanto a sé, dice di non riuscire più a scrivere. Per uno scrittore è l’ammissione più dolorosa. La sua vicenda personale e la situazione generale lo stanno prostrando. Il suo grido di dolore si potrebbe sintetizzare così: “troppi io, nessun noi”.Di chi è la colpaBazzi dà la colpa a quest’epoca di social e personal branding, ma basta rileggere Illusioni perdute di Balzac: non è che con gli editori e i giornali parigini di inizio Ottocento andasse meglio.All’origine della sofferenza di Bazzi, io penso, c’è un piccolo inconveniente: la letteratura. È quella il problema, non i social o il mercato. Noi ci aspettiamo che scrittori e scrittrici espongano la loro parola dissenziente. Anche se diciamo che l’Iliade e l’Odissea sono i capostipiti della nostra civiltà, noi non siamo discendenti di Omero, ma di Archiloco e Saffo. Leggiamo letteratura non per assorbire un coro concorde di aèdi o la mentalità condivisa di una nazione; abbiamo sete di punti di vista dissidenti, di parole anticonformiste. Vogliamo l’“io” degli altri; di “noi”, veri o fasulli, ce ne sono fin troppi. In letteratura si emerge per l’originalità della propria voce, per i suoi contenuti anticonvenzionali. Perciò è inevitabile che a scrittori e scrittrici (quelli onesti, non gli opportunisti) sia riservato un destino interiore di idiosincrasia e solitudine, perfino quando si affermano. Pasolini lo diceva di sé, ma potremmo trasporre le sue parole a tutti gli autori e autrici letterari: «La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza».Samurai ed eremitiOgni scrittore, ogni scrittrice è un Don Chisciotte, un cane sciolto, un samurai isolato, un ronin. C’è chi combatte per sé stesso, chi si dedica a cause collettive, chi si lascia assorbire con gioia dal mercato, chi lo cavalca con una specie di “entrismo” pop. Le opzioni sono tante. Ma, a parte qualche piacione, o qualche scaltro stratega, è inevitabile fare i conti con l’isolamento, l’insicurezza, l’afflizione. La letteratura a mi sembra uno di quei deserti affollati dagli eremiti dei primi secoli cristiani. Vivevano ciascuno nella sua grotta, a praticare una lotta personale contro i demoni, e avevano un sacco di vicini che facevano la stessa cosa per conto proprio. Allora, come trasformare un vicinato egoista in una comunità? Come fare di un’assemblea di condominio un falansterio, una comune, una casa occupata, un centro sociale? O almeno un’affabile bocciofila.Nel Novecento, due sono stati i principali antidoti alla solitudine e alla concorrenza esasperata. L’avanguardia e le riviste.Posso raccontare la mia esperienza. Bazzi non la consideri una vanteria, ma la forma articolata del mio abbraccio. CulturaRacconto dove mi fa male: il confine tra autofiction e realtàTiziano ScarpaLa mia esperienzaIl mio primo libro è stato pubblicato nel 1996, l’anno dei “pulp” e dei “cannibali”. I media e l’editoria hanno etichettato e creato una specie di movimento letterario, esteriore e involontario. Non era un’avanguardia, non lo avevamo deciso noi di stare insieme. Ho vissuto la caricatura mediatica dell’avanguardia.Scrivevo già sui giornali. La risonanza di “pulp” e “cannibali” mi procurò qualche collaborazione in più. Ne vedevo tutti i limiti. Bisognava passare attraverso troppe mediazioni, aspettare gli stimoli delle redazioni giornalistiche, che proponevano i temi e le notizie del giorno da commentare. Ma soprattutto, tante scrittrici e scrittori, tante intelligenze ne restavano escluse.Quando, alla fine del secolo, tutta Italia si connetté alla rete, capii finalmente anch’io che la nostra epoca ci offriva una possibilità nuova per essere indipendenti. Proposi a due autori miei coetanei di fare una rivista in rete. Non riuscii a convincerli. Poi mi rivolsi a uno scrittore, Antonio Moresco, e a una studiosa, Carla Benedetti; mi trovavo in grande sintonia con loro, anche se non erano della mia generazione. Facemmo varie riunioni a tre, stilammo progetti e scopi. Coinvolgemmo molti altri. Fu così che, nel 2003, nacque Nazione Indiana. Un collettore di talenti che potevano pubblicare articoli, racconti, saggi, poesie in piena autonomia, senza mendicare ospitalità ai giornali. Tre anni dopo è nato anche Il Primo Amore.Su questi siti-riviste, che sono ancora attivi, hanno esordito una quantità di romanzieri, saggisti, poeti; è lì che si sono fatti conoscere e hanno trovato un editore (un nome soltanto: Roberto Saviano). Dal 2006 a oggi, sul Primo Amore sono stati pubblicati circa cinquemila articoli. Sono state fatte alcune battaglie ideali, come il diritto al testamento biologico e la riapertura del processo sulla morte di Pasolini. Abbiamo pubblicato una collana di libri cartacei, una trentina, scritti non solo da noi: ne abbiamo seguito l’ideazione, l’editing, la diffusione. Abbiamo curato una rivista su carta, dieci numeri monografici che toccano i punti cruciali della nostra epoca. Due esempi: l’Italia di oggi è “La fabbrica della cattiveria”; le sofferenze degli emarginati e gli allevamenti di carne alimentare sono “Il dolore animale”. CulturaSolo la lingua che ci esclude riesce a produrre saggezzaTiziano ScarpaAbbiamo organizzato convegni e incontri: “Giornalismo e verità” sul giornalismo d’inchiesta; “Tribù d’Italia” sull’associazionismo; il più recente, sulle falde del Vesuvio, si chiamava “I terrestri”, perché apparteniamo al pianeta più che alle identità nazionali; lì abbiamo fondato la Repubblica dei Terrestri, con tanto di inno e passaporto.Ci siamo inventati una serie di cammini collettivi a tappe, aperti a tutti, lunghi centinaia di chilometri, in Italia e in Europa (da Mantova a Strasburgo, da Brindisi ad Atene, da Trieste a Sarajevo…), per attraversare terre terremotate, alluvionate, spopolate dalle crisi economiche, incattivite dai conflitti ma vivificate da solidarietà sorprendenti, cooperative, focolai di resistenza e rinascita. Da questi cammini è nata Repubblica Nomade, un’associazione indipendente.Tutto è stato fatto in totale volontariato, autofinanziandoci, e con il supporto di Giovanni Giovannetti, che ha messo a disposizione la sua casa editrice Effigie per i nostri libri e riviste.Ne è valsa la pena?Se invece di fare queste cose io avessi badato solo alla mia carriera di scrittore, sarebbe stato più conveniente? Avrei scritto qualche romanzo in più? Avrei dato i miei saggi ai grandi editori e non a un piccolo editore militante? Invece di scrivere gratis in rete, avrei collaborato a testate e media più potenti per ottenere visibilità e potere?Che bilancio ne faccio? Innumerevoli riunioni, contatti, lavoro su testi propri e altrui; screzi e lacerazioni comprese. È stato tutto appassionante, anche se non sempre ha attecchito quanto speravo. I nostri mezzi erano quelli che erano. D’altronde, se si è veramente marginali si resterà tali. Ma meno soli. Perciò, a Bazzi do un consiglio non richiesto: caro Jonathan, unisciti alle menti e ai cuori che pulsano al tuo ritmo ed escogita qualcosa all’altezza dei tempi. Fonda una rivista, un movimento, un sito, una casa editrice, un’associazione, un’impresa collettiva mai vista. O almeno un’affabile bocciofila. Ti abbraccio.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediTiziano ScarpaRomanziere, poeta e drammaturgo. Il suo ultimolibroè La penultima magia (Einaudi 2020). Tra i titoli più recenti, Stabat Mater(Einaudi 2008, premio Strega 2009 e Premio SuperMondello 2009), L’inseguitore (Feltrinelli 2008), Discorso di una guida turistica di fronte altramonto (Amos 2008), Le cose fondamentali (Einaudi 2010 e 2012), La vita, non il mondo (Laterza 2010), Il brevetto del geco (Einaudi 2016 e 2017), Il cipiglio del gufo (2018 e 2020)

Nuovi aumenti per la benzina: 1,853 al selfIsee, Chi avrà l'aumento dell'assegno unico?

Uefa pronta a escludere la Juventus dalle coppe?

Fabio Panetta: chi è il prossimo governatore di BankitaliaFMI: nel 2023 la Russia crescerà più di Germania e Gran Bretagna

Il decreto bollette è legge: dai bonus a Iva, come funzionaFuori il bando per lavorare alla Camera di Commercio: ecco i requisiti

Ita Airways parzialmente tedesca: a Lufthansa il 40%

Caro carburante, Altroconsumo: “Serve un intervento governativo strutturale su benzina e gasolio”Pensioni, visibile il cedolino di aprile 2023

Ryan Reynold
Da Balnearia: attenzione, ci rubano le coste col sorrisoStretta sui crediti e colpo di spugna al Superbonus, l'allarme della CGILIn Italia si spreca il 12% in meno: si buttano soprattutto pane e frutta

Professore Campanella

  1. avatarIn Italia volano i pagamenti elettronici, ma calano le richieste di carte di creditoBlackRock Italia

    Contributi IVS 2023: cosa sono, come si calcolanoIBL Banca: più interessi con i nuovi tassi fino al 4% e sulle somme libere sul conto corrente il 2.50%Bonus verde 2023: a chi spetta e come richiederloIl Pil italiano sopra le stime: cresce dello 0,5% nel primo trimestre

    1. In viaggio ma solo per un giorno: quanto spenderanno gli italiani per Pasquetta 2023

      1. avatarEffetto Pasqua, la benzina sale a 1,875 euro al litroanalisi tecnica

        Post-Covid, si tende a risparmiare sempre di più: gli effetti sull'economia

        ETF
  2. avatarSuperbonus, verso il voto degli emendamenti: salta la detrazione in 10 anni per i redditi bassiMACD

    GENERAZIONE DISTRIBUITA (ANIMA): il gruppo elettrogeno è indispensabile alla Transizione ecologicaManovra, governo Meloni al lavoro per aiutare i redditi bassi: ecco comeCaro voli, fino a 30mila per i luoghi più remotiDocumento di Economia e Finanza: cos'è e cosa contiene

  3. avatarOpenjobmetis: "Per cablare l'Italia servono 10 mila tecnici"VOL

    Benzina, record di 2,7 euro al litro in autostrada: chiesto l'intervento della Guardia di FinanzaMondo del lavoro, l'effetto del "nero": al Nord quasi due mesi lavorativi in più del SudApprovato il Def del governo Meloni in Cdm: ecco cosa prevedePensioni minime, a partire da luglio arrivano gli aumenti: ecco i dettagli

Giulio Tremonti sul Pnrr: "Può essere uno straordinario successo"

Pensioni minime e misure per la natalità: cosa sono e cosa cambiaTutti i prezzi pazzi dell'estate 2023: gli aumenti*