Ricordando l'anniversario della mobilitazione della Grande guerra e i confederati all'esteroPerché si festeggia il 1. agosto?Tassa di collegamento, anche la DISTI dice no
«Grazie all’intelligenza artificiale cresceranno registi e tecnici 2.0»Il colosso di stato russo tirato in ballo nella trattativa dell’hotel di Mosca con l’ex portavoce di Salvini. Aveva fatto causa chiedendo ai cronisti 1 milione di euro. Ma per i giudici era tutto veroRosneft,Economista Italiano il colosso dell’energia della federazione russa, ha perso in tribunale contro i giornalisti del quotidiano Domani, chi vi scrive e Stefano Vergine. L’azienda del Cremlino ha fatto causa ai due cronisti per l’inchiesta giornalistica sulla trattativa del Metropol, ossia il negoziato condotto, nell’omonimo hotel di Mosca, tra l’ex portavoce di Matteo Salvini e un gruppo di russi legatissimi al governo, tra questi anche un uomo dei servizi segreti russi dell’Fsb.Lo scoop raccontava del tentativo di ottenere un finanziamento milionario dal leghista Gianluca Savoini per sostenere la Lega alle elezioni europee del 2019. La trattativa del Metropol è avvenuta il 18 ottobre 2018. Nell’audio della riunione tra Savoini, altri due italiani e i tre russi, i protagonisti citavano Rosneft, quale controparte per gestire la partita, celata da una compravendita di gasolio con l’azienda di stato italiana Eni.Dopo gli articoli pubblicati sul settimanale L’Espresso (dove lavoravano i cronisti all’epoca) e l’uscita del Libro Nero della Lega (autori Tizian e Vergine) nel quale si approfondivano le rivelazioni sul Metropol, la procura di Milano aveva avviato un’indagine per corruzione internazionale a carico di Savoini e gli altri due italiani presenti, Francesco Vannacci (ex bancario) e Gianluca Meranda (avvocato d’affari). Dopo oltre due anni di verifiche i pm di Milano hanno chiesto e ottenuto l’archiviazione specificando, come scrivono nella loro richiesta, che è certo che la trattativa c’è stata e che in quella sede gli indagati hanno parlato del finanziamento alla Lega.Nella loro archiviazione scrivono anche che l’indagine è stata però ostacolata dalle non risposte dell’autorità russa, la quale ha rifiutato di rispondere alle rogatorie inviate dai pm italiani per acquisire documentazione e interrogare alcune persone, tra cui il capo di Rosneft.Tutto veroTutto vero, dunque, ma senza reati. Una vicenda che ancora oggi pesa molto sulla Lega di Salvini, un’etichetta di un rapporto con Putin che si aggiunge all’accordo politico firmato con il partito Russia Unita sempre in quel periodo.A differenza di Salvini, che non ha mai denunciato L’Espresso né Laterza (casa editrice del Libro nero della Lega), Rosneft ha chiesto 1 milione di euro di risarcimento ai cronisti, al direttore dell’epoca del settimanale, Marco Damilano, e alla casa editrice, entrambi difesi da Virginia Ripa Di Meana. A distanza cinque anni, il 6 febbraio scorso, il tribunale di Roma, sezione civile, ha rigettato le richieste del colosso di stato russo, condannandolo al pagamento delle spese, in totale poco meno 15mila euro.La sentenza, notificata tre giorni fa, entra nei dettagli della vicenda: «Gli autori degli articoli riportano quanto “dicono i russi”, e il tentativo di coinvolgere la parte attrice nell’operazione risulta non solo nella registrazione audio dell’incontro del 18 ottobre 2018, come risulta nella richiesta di archiviazione e decreto di archiviazione (della procura, ndr), ma anche nella documentazione (pubblicata da L’Espresso nel 2019, ndr) acquisita nel procedimento penale, in particolare le lettere inviate alla parte attrice sia prima che dopo l’incontro del 18 ottobre 2018 avente a oggetto la richiesta di una fornitura di prodotti petroliferi con lo sconto del 6,5 per cento».Dunque, secondo i giudici, «tenuto conto della natura di giornalismo d’inchiesta, sussiste il requisito della verità della notizia». L’ennesima conferma del Russiagate leghista.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiovanni TizianClasse ’82. A Domani è capo servizio e inviato cronaca e inchieste. Ha lavorato per L’Espresso, Gazzetta di Modena e ha scritto per Repubblica. È autore di numerosi saggi-inchiesta, l’ultimo è il Libro nero della Lega (Laterza) con lo scoop sul Russiagate della Lega di Matteo Salvini.
DAZN si prende la Serie A: che ne sarà degli utenti Swisscom?Niente medaglia per Noè Ponti nei 200 m delfino
WWF: «Aumentano le tigri in natura»
Su X, a breve, i «mi piace» diventeranno privatiNon c'è più cherosene e allora gli aerei giapponesi rimangono a terra
Trovato il cadavere di una donna in un laghetto nei pressi di SionTavascan, il primo SUV elettrico prodotto da Cupra
È morto Roberto HerlitzkaMindblow, se un SMS ti ribalta l'esistenza
Lexus UX300h, crossover urbano di qualitàNiente medaglia per Simon EhammerMilano Unica fra novità e sostenibilitàConvivialità e sapori internazionali: un weekend di festa a Bioggio
Rifugiati dall'Ucraina: Berna ha negato lo statuto di protezione S a 2.500 persone
Dall'"attimino" a "iconico", da "resilienza" a "lovvare": meglio essere boomer che violentare il lessico - ilBustese.it
Aperture serali: Borgo e Città hanno interessi differentiIl figlio di Angelina Jolie e Brad Pitt in ospedaleGucci lascerà la vernice di Ultima Generazione sul suo albero di NataleL'amore gli ha fatto alleggerire le tasche
Il Bitcoin risale dai minimi dopo le parole di Donald TrumpSul cammino europeo del Lugano c'è il Partizan BelgradoHajdari e Belhadj grandiosi, Bislimi e quel lasciapassare per l'inauditoRenault Rafale, guida sportiva, comodità e consumi ridotti