Elezioni regionali in Basilicata: ultimi aggiornamentiMeloni: "Chiari con la Cina, smetta di sostenere la Russia" - Tiscali NotizieIntenzioni di voto, sondaggi: crescono Lega e Forza Italia
M5s, Grillo chiede incontro su temi assemblea costituente. Niet di Conte - Tiscali NotizieQuesto articolo fa parte della campagna «Unite. Azione letteraria»,èunlavorononèProfessore Campanella ideata da Giulia Caminito e Annalisa Camilli, a cui hanno aderito centinaia di autrici per denunciare la violenza di genere e nominarlaPer il l’8 marzo il movimento transfemminista Non Una di Meno ha convocato uno sciopero nazionale, indetto da numerosi sindacati, che coinvolge anche i settori di scuola e formazione. Perché uno sciopero transfemminista nella “Giornata internazionale dei diritti delle donne”? Qual è il nesso tra lavoro a scuola e violenza patriarcale?Il dibattito esploso dopo la morte di Giulia Cecchettin, le potenti parole di sua sorella Elena e la marea del 25 novembre hanno evidenziato che la violenza patriarcale è strutturale, non si può trattare come emergenza. Servono analisi e processi di trasformazione sistemici. Il ruolo della scuola è ampiamente invocato e conteso, ma dentro quale visione delle dinamiche educative e relazionali?Come insegnanti riteniamo sia necessario un approccio pedagogico radicale, fondato su una prospettiva interdisciplinare e intersezionale, un’educazione basata sul consenso, dal nido all’università, capace di parlare di affettività come un saper stare in relazione con sé e con gli altri.A ciò va affiancato un costante lavoro di critica dei saperi, attraverso la revisione dei testi scolastici, la riflessione sull’uso della lingua, sulle scelte bibliografiche e sulle tematiche. E ancora: spazi di parola democratici e momenti di formazione e autoformazione, in connessione con le realtà del territorio specializzate, come centri antiviolenza e consultori.Il progetto di ValditaraPer questo ci sembra inefficace la proposta presentata dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara con il piano “Educare alle relazioni”, che invece offre percorsi di educazione sessuo-affettiva solo alle superiori, attraverso la costituzione di gruppi di discussione facoltativi.Ma la violenza patriarcale si determina a scuola anche in forme meno riconoscibili. Una è la questione degli adeguamenti salariali. Nonostante i recenti esigui aumenti, con i livelli di inflazione attuali, il nostro è ormai considerato lavoro povero. A questo si aggiunge il peso del cosiddetto lavoro sommerso: l’insegnamento viene socialmente percepito ancora come una sorta di part-time a stipendio pieno, senza tenere conto che con l’autonomia scolastica le mansioni sono aumentate, dilatando i tempi di lavoro.L’organizzazione degli istituti scolastici si regge su ruoli di coordinamento, gestione e pianificazione diventati strutturali. Questi ruoli vengono affidati a chi insegna senza prevedere esoneri né una retribuzione adeguata: sono incombenze che si sommano a quelle previste dalla funzione docente liquidate con i con compensi forfettari irrilevanti.Le scuole, inoltre, sono ormai obbligate a inseguire costantemente bandi e progetti, per trovare le risorse necessarie al proprio funzionamento e garantire un’offerta formativa competitiva sul mercato degli Open Day, da cui dipendono il numero di iscritti e, di conseguenza, i posti di lavoro che si formano. Un ulteriore carico pagato con somme irrisorie.Lavoratrici donneLa presenza femminile a scuola è all’83 per cento, dato in aumento rispetto al passato. Cosa c’entra tutto questo con l’essere lavoratrici donne?Nel parlare di “femminilizzazione” del comparto scuola, Marcella Farioli evidenzia la persistente concezione del compito educativo come qualcosa di “naturalmente” destinato alle donne, un prolungamento del ruolo materno, che non solo associa la cura al femminile, ma deprofessionalizza l’insegnamento, equiparandolo a una forma di accudimento.Non è un caso che spesso si faccia riferimento al lavoro docente come a una missione, una vocazione, termini affatto neutri, che alimentano una retorica che fa da «formidabile copertura ideologica di una svalutazione sociale dell'istruzione».Di fatto, più il contenuto culturale si specializza, più viene affidato a docenti maschi. Laddove invece è maggiore la presenza delle donne, si trovano stipendi più bassi e minore prestigio sociale. La scuola inoltre continua a reggersi su una schiera di personale precario, le cui condizioni contrattuali sono ancora più svantaggiose, e che deve sottostare ai continui cambi delle regole di immissione in ruolo e a infiniti ricatti formativi.Con l’attuale governo il quadro peggiora ulteriormente. Le libertà di esercitare il nostro lavoro con spirito critico e di manifestare dissenso vengono minate da misure repressive, come le recenti modifiche al codice di comportamento dei dipendenti pubblici, che allarga alla sfera privata le limitazioni di comportamenti e opinioni. Lavorare in queste condizioni per noi è inaccettabile, per questo l’8 saremo in piazza.Un inasprimento che ha coinvolto anche la componente studentesca, con la riforma della condotta e la reintroduzione dei voti alla primaria, fino alle dure repressioni per occupazioni e manifestazioni, di cui Pisa è un’ultima allarmante conferma.Infine i provvedimenti per l’autonomia differenziata e per il dimensionamento scolastico rischiano di mettere in pericolo posti di lavoro e salari e di inasprire disuguaglianze sociali e disparità tra territori, in un paese con abbandono scolastico e povertà educativa in preoccupante aumento.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediCattivemaestre
Riccardo Molinari va a processo mentre è in corsa per la presidenza della CameraLe proposte dei partiti per la giustizia
Riforma della Giustizia, un'Alta Corte per giudicare i magistrati: accordo sulla separazione delle carriere
I testimoni del processo a Davigo fanno luce sui veleni al Csm prima dello scandalo UngheriaSondaggi politici: Forza Italia secondo partito del centrodestra, supera Lega
Ok del Senato alla proroga per riordinare il sistema tributario - Tiscali NotizieAlbamonte (Area): «Le riforme di Nordio sono illiberali, mettono il potere giudiziario nelle mani della politica»
Ddl Carceri, Ostellari: "Più lavoro, più misure alternative, no a sconti di pena indiscriminati" - Tiscali NotizieQuanti anni ha Carlo Nordio e perché si sente giovane per la politica
Calderone: "Costante impegno per tutela lavoratori in caso di condizioni meteo avverse" - Tiscali NotizieAltro che Tangentopoli, lo scontro tra giustizia e politica cominciò con NenniVito Bardi ancora presidente in Basilicata: vince le elezioni col 56,63%Informativa Crosetto su Nato, Richetti: "Alleanza Atlantica essenziale per la pace" - Tiscali Notizie
Per uscire dalla palude delle correnti, bisogna votare candidati “normali”
Dopo civile e penale, approvata anche la riforma dell’ordinamento giudiziario
I nuovi requisiti di ammissibilità danno ai giudici il potere discrezionale di liberarsi dei fascicoliPremierato, Meloni: "Inalterati poteri Capo dello Stato"Referendum flop, ecco cosa succede ai quesiti sulla giustiziaIl Csm, baluardo dell’indipendenza della magistratura
Chi è Delmastro Delle Vedove, l’avvocato di Meloni scelto per arginare NordioBari a rischio commissariamento, Decaro: "Atto di guerra"Piraino (Mi): «Regole rigide per le nomine e lotta contro la gerarchizzazione degli uffici»La Lega conquista il Csm con Pinelli, ma il consiglio è già spaccato in due