File not found
BlackRock

Roma, Gualtieri: "Tra due anni sarà come un borgo del Trentino, pulita e con mezzi gratis"

Ddl Concorrenza, la vittoria dei tassisti: rimosso l'articolo 10L’ironia social sulla crisi di governo ed i meme diventati viraliAgenzie di rating, cosa succede all'Italia senza Draghi

post image

Polemiche sulla “morra cinese” con cui Meloni descrive il pensiero degli avversariPubblichiamo stralci della prefazione di Pier Luigi Bersani al libro di Stefano Fassina “Perché l’autonomia differenziata fa male anche al Nord” (Castelvecchi).Sin dalla definizione del programma per le elezioni del 2022,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock i partiti della coalizione di centrodestra a sostegno del governo Meloni hanno puntato a realizzare modifiche sostanziali alla nostra impalcatura costituzionale, quindi al funzionamento e alla qualità della nostra democrazia.Da un lato, il cosiddetto presidenzialismo, declinato poi in “premierato”, attraverso modifiche apparentemente circoscritte alla nostra Carta fondamentale, ma di impatto profondo e radicale sui suoi complessi equilibri. Dall’altro lato, l’interpretazione estrema, dirompente, dell’autonomia differenziata attraverso l’approvazione di leggi ordinarie. ItaliaNardella (Pd): «Il no alle riforme unirà il paese. In Europa nessun patto con le destre»Daniela PreziosiSi arriva all’approvazione di tale decisivo testo con passaggi sostanzialmente blindati al Senato e alla Camera, nell’indifferenza dei gruppi politici della maggioranza, non soltanto alle proposte emendative delle minoranze, ma ai richiami delle massime istituzioni indipendenti, alle riserve delle rappresentanze economiche e sociali e alle osservazioni argomentate di un amplissimo arco dottrinale di costituzionalisti.Sarebbe sbagliato sottovalutare le iniziative in corso. Si tratta dell’intenzione di creare una cesura nella vicenda dell’Italia repubblicana. Una rottura rifondativa. Infatti, cambierebbe radicalmente l’impianto della Repubblica parlamentare, fino ad essere stravolto. Insomma, la posta in gioco è altissima. Il lavoro di Stefano Fassina ci aiuta a prenderne consapevolezza. ItaliaAutonomia differenziata, cosa prevede la riforma Calderoli approvata definitivamente alla CameraEffetto distruttivoPrima di venire alle conseguenze dell’autonomia differenziata, è utile ricordare, almeno a grandi linee, il contesto nel quale si arrivò alle modifiche del Titolo V della Costituzione. È un fatto che nel 2001 ci fosse anche nel centrosinistra una confusa suggestione federalista e il tentativo di assorbire le pulsioni dissociative espresse dalla “Lega nord per l’indipendenza della Padania”.Tuttavia, ricondurre tutto a questa origine e a un’operazione strumentale non è corretto. Una discussione più precisa e matura potrebbe consentire di cogliere meglio le intenzioni del legislatore e riconoscere il senso politico ed economico di differenziare le competenze legislative regionali su alcune materie in ragione delle condizioni specifiche, oggettive e riconoscibili, di ciascun territorio.Nell’assenza di un quadro razionale di limitazione delle materie trasferibili alla potestà legislativa esclusiva delle regioni, è innegabile l’effetto devastante della “riforma” in termini di ulteriore allargamento del divario tra sud e nord dell’Italia.È certamente un aspetto crucialissimo, ma partire da lì o fermarsi lì è palesemente riduttivo. Infatti, ancora prima degli effetti di redistribuzione territoriale e sociale delle risorse pubbliche, va evidenziato che la “riforma” determina un effetto sistemico distruttivo. Non è un caso che il disegno dell’Autonomia differenziata à la Calderoli non abbia nessun paragone possibile con esperienze federali o autonomistiche o di regionalismo asimmetrico costruite in altri Stati, in Europa e altrove. ItaliaL’autonomia differenziata è una riforma al buio dagli esiti infaustiVitalba AzzollinigiuristaConseguenze paradossaliIn tale quadro normativo, è agevole per Fassina documentare le conseguenze paradossali dell’Autonomia differenziata in termini di maggiori oneri amministrativi e indebolimento competitivo che ne deriverebbero, non solo per l’Italia nel suo insieme, ma per ogni singola impresa, per lavoratori e lavoratrici, per le famiglie, tanto del nord quanto del sud.Si genererebbero su vari piani: sia là dove le politiche pubbliche pretendono una proiezione internazionale; sia là dove si alzerebbero confini di fatto insormontabili per necessarie operazioni di acquisti, produzioni e vendite ultra regionali; sia per gli effetti dumping fra le regioni; sia per l’aggravamento del groviglio normativo e burocratico; sia per l’impatto sul nostro elevato debito pubblico e, inevitabilmente, sul costo del credito e quindi sui redditi di lavoratori e lavoratrici e famiglie, oltre che imprese.Tali valutazioni, come riporta l’autore, sono presenti anche nelle audizioni sul disegno di legge Calderoli lasciate agli atti dalle principali associazioni di datori di lavoro, piccole imprese, lavoratori autonomi e sindacati.A fronte della deriva che ho appena ricordato, si invoca ritualmente l’arrivo, dopo due decenni di vana ricerca, dei cosiddetti Lep, i livelli essenziali delle prestazioni. È importante che Fassina, anche qui con il supporto delle osservazioni della Banca d’Italia e dell’Ufficio parlamentare di Bilancio, oltre che delle analisi più tecniche e semiclandestine della stessa Commissione Cassese, ne documenti la vera funzione: fare da foglia di fico alla reale natura dell’operazione Autonomia differenziata. ItaliaI tecnici della Camera bocciano l’autonomia: «Costi poco chiari»Stefano IannacconeFermare la derivaBisogna fermare questa deriva, tornare alla ragione e fare qualcosa di serio. C’è un fondamento autonomistico nel nostro sistema istituzionale e politico. Lo confermano anche i passaggi del dibattito per la scrittura delle norme sulla forma di stato, svolto all’Assemblea costituente.Nel primo capitolo del libro, Fassina riproduce alcuni passaggi dei nostri più autorevoli “padri” espressione dell’intero spettro parlamentare. Sarebbe, quindi, assurdo e deleterio anche soltanto tentare di arretrare su improbabili centralizzazioni ministeriali. La sussidiarietà è valore imprescindibile.Certamente, le autonomie territoriali evidenziano problemi. Sono urgenti interventi di razionalizzazione di competenze e risorse. Il dramma, tuttavia, è che si è proceduto e si vuole continuare a procedere sempre a compartimenti stagni. Si affronta la questione, per sua natura sistemica, mettendo mano in modo dissociato ora a questo ora a quel versante delle istituzioni di governo della Repubblica. Non può funzionare.Non può esistere una indispensabile messa a punto del sistema delle autonomie senza uno sguardo che le consideri nell’insieme e cioè nelle relazioni fra loro e fra loro e lo stato nazionale. Tra tante bicamerali che si improvvisano, è mancata e continua a mancare quella più importante. Quella, cioè, che dovrebbe procedere a una rilettura del sistema delle autonomie. Senza uno sforzo del genere le manderemmo alla deriva fra impulsi e velleità di centralizzazione e fughe in avanti disgregatrici. Italia«Basta divisioni». La piazza contro autonomia e premierato chiede unità a Schlein e ConteDaniela PreziosiAttenzione anche ai baratti politici. L’elezione diretta del capo del governo non compenserebbe la perdita di regia e controllo nazionale di materie e entrate fiscali essenziali. Andremmo, al contrario, tutti a fondo, in una fase storica dove ritorna necessaria e decisiva la funzione di governo dell’economia. È finita la stagione del fai da te dei mercati.L’illusione del fai da te delle regioni accentua la deriva. Fassina si sofferma, infine, su questioni crucialissime. Si riferiscono all’orizzonte europeo, a policy e riforme rivolte all’allentamento dei “vincoli interni” e dei “vincoli esterni”: condizionano e incidono anche sulle regioni del nord.Entrano in tensione. Sono questioni e proposte decisive per invertire il declassamento del nord. Meriterebbero davvero un confronto serio e impegnativo. Invece, segnalano la distanza siderale fra quello che si dovrebbe discutere e quello che siamo costretti a discutere.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediPier Luigi BersaniPiù volte ministro, tra i fondatori del Partito democratico, di cui è stato anche segretario. È stato membro del Partito comunista italiano e dei Democratici di sinistra. Nella sua carriera ha anche ricoperto il ruolo di presidente della regione Emilia-Romagna. Nel 2017 ha fondato Articolo Uno - Movimento Democratico e Progressista, nel 2023 è rientrato nel Pd

Salvini rassicura: "Nessun rapporto tra Lega e Russia Unita"Berlusconi cala l’asso della lotta alla pressione fiscale

Renzi contro Letta: “Parla con tutti meno che con me, vuole vendicarsi”

Elezioni 25 settembre, la campagna elettorale si sposta sui social: quanto hanno speso i partitiPD, Letta: "La scelta alle elezioni del 25 settembre è chiara: o noi o Meloni"

Dimissioni di Mario Draghi: cosa succede al governo oraLetta se la gioca a Vicenza: “I Veneti si ricorderanno di chi ha tradito Draghi”

Elezioni, Attilio Fontana dice no alle politiche: "Mi ricandido in Lombardia"

Cacciari: “Con Meloni proveranno di tutto e il divorzio Letta-Calenda è incredibile”Toti risponde agli insulti di Mulé: "Sono stato criticato per essere sovrappeso"

Ryan Reynold
Notizie di Politica italiana - Pag. 182Meloni rassicura l’Europa: “Non la distruggeremo e non faremo cose pazze”M5S, Rocco Casalino cacciato dal partito: "Lavorava solo per Conte"

investimenti

  1. avatarElezioni 2022, il Movimento 5 Stelle prepara le autocandidatureVOL

    Torna l’evergreen di Silvio Berlusconi: il ponte sullo Stretto di MessinaI politici su TikTok dimostrano, ancora una volta, di non aver capito nulla dei giovaniElezioni politiche: Meloni a Rimini rilancia il presidenzialismo, Salvini pensa a Quota 41Niccolò Ghedini, svolti i funerali dell'ex senatore a Santa Maria di Sala

    1. Il rischio di tracollo del centrosinistra nei collegi uninominali

      1. avatarCrisi di governo, perché se Draghi ha ottenuto la fiducia in Senato è salito al Colle?Economista Italiano

        Draghi alla Camera potrebbe annunciare le sue dimissioni: poi la salita al Quirinale

  2. avatarForza Italia ha un problema con le liste: scoppia il caso Casellati in BasilicataGuglielmo

    Crisi di governo, M5s in Senato: “Un governo con la Lega è impossibile”Crisi di Governo, Draghi ha deciso di dimettersi: Mattarella respinge le dimissioniTorna l’evergreen di Silvio Berlusconi: il ponte sullo Stretto di MessinaCrisi di governo, il parere di Massimo Cacciari: "Mattarella non ci porterà mai al voto"

  3. avatarGoverni senza governanceCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Giuseppe Conte loda a Bologna i meriti dei 5 Stelle: "Siamo la locomotiva d'Europa grazie a noi"Doppio mandato, Conte: “Io e Grillo risolveremo in settimana”Vittorio Sgarbi sulla multa in Svizzera: “Ho i lampeggianti perché sono stato minacciato dalla mafia”Elezioni politiche 2022, quando si vota? Data e orari

Cosa farà adesso Calenda dopo la rottura con il Pd

Notizie di Politica italiana - Pag. 192Il rischio di tracollo del centrosinistra nei collegi uninominali*