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Eni alla sbarra. Al via in Italia il primo processo climatico contro l’azienda

SessualitàIn ascolto della crisi climatica, Areale ora è anche un podcastNotizie di Scienza e Tecnologia - Pag. 1

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Notizie di Lifestyle in tempo reale - Pag. 1Per certe cose,ETF davvero, basta il nome. È sufficiente sussurrare “Icon” all’orecchio di chi abbia mai partecipato ad una singola edizione, come atleta o come spettatore, non fa alcuna differenza, per far scendere brividi di eccitazione e adrenalina lungo tutta la spina dorsale, perché nessun tracciato al Mondo può competere con quello proposto da ICON Xtreme Triathlon: la gara più estrema del Pianeta. Un momento di ricerca interiore, e non soltanto una sfida ai limiti umani, per il triathlon più probante e iconico dell’intero panorama mondiale. Inserito tra gli appuntamenti di XTRI, il circuito che, tra il Norseman e l’Himalayan, il Fodaxman e il Canadaman, racchiude tutti i percorsi più importanti al Mondo, in un giro del globo lungo una stagione, ICON raggiunge vette uniche in termini di spettacolarità e di difficoltà tecniche. Si comincia prima dell’alba, con i 3.8 chilometri a nuoto da completare nell’oscurità del lago di Livigno, altamente suggestivo e illuminato ad hoc con fiaccole e falò dal sapore squisitamente ancestrale. Un inizio difficile, che negli anni passati è stato affrontato con l’acqua a temperature comprese tra i 14 e i 18 gradi. A seguire la frazione in bici, con 195 chilometri di fatiche, da vivere attraversando alcuni dei passi più rilevanti della storia del ciclismo moderno: veri e propri monumenti delle due ruote, come il Bernina, il Foscagno e i 48, indimenticabili, tornanti dello Stelvio. Un’impresa da 5000 metri di dislivello complessivi. E infine, a completare l’opera, altri 3000 metri di dislivello, questa volta da diluire nei 42 chilometri di maratona finale che, con il durissimo arrivo in quota al Carosello 3000, il riassunto perfetto della durezza dell’intera gara, mette la ciliegina sulla torta ad un tracciato senza eguali. Un tratto finale estremamente spettacolare, dove i primi arrivi sono previsti intorno alle ore 18, e al quale sarà possibile assistere salendo con la cabinovia.Una sfida ai limiti umani, tanto fisica quanto psicologica e spirituale,sempre molto apprezzata dai partecipanti, e da vivere immersi nella bellezza della geografia e della cultura livignasca, che raggruppa in un singolo evento tutto il meglio di quanto il territorio e la sua storia abbiano da offrire. Davvero un appuntamento da non perdere, per poter gustare da un punto d’osservazione privilegiato lo sforzo di alcuni tra gli atleti più allenati al Mondo, che girano il Pianeta alla ricerca di emozioni di tale impatto sportivo e personale. Ma anche l’occasione per sostenere e farsi ispirare dal desiderio di confrontarsi con l’estremo di chi, a questa competizione, guarda da tutta la vita. Una spinta verso la grandezza e verso il confronto con i propri limiti attraverso lo sport, che descrive molto accuratamente anche la natura più profonda di Livigno, la cornice perfetta per un evento di questa portata. L’appuntamento è fissato per venerdì 6 settembre, data a cui gli atleti e i relativi team di supporto arriveranno dopo un paio di giorni di familiarizzazione con il percorso e con il lago di Livigno, per entrare fisicamente e mentalmente dentro il mood ICON. La partenza è fissata presso il lago alle 5.00 del mattino, in un contesto altamente spettacolare ed evocativo, da sempre uno dei punti consigliati al pubblico per comprendere fino in fondo l’essenza della gara stessa. Un appuntamento che, anno dopo anno, riesce ad ispirare migliaia di persone, grazie alla forza dei suoi messaggi e alla straordinarietà del suo percorso: quello che serve per incoronare tutti gli ICON che tagliano il traguardo, perché davvero, a volte, basta il nome Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Luglio 2024, 19:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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