File not found
ETF

Covid, gli Stati Uniti sconsigliano i viaggi in Italia: "Massimo livello di rischio"

Com’è cambiato il gioco online in GermaniaProteste a Rotterdam contro il lockdown: 20 arrestiCovid, nuovo picco di contagi in Francia: oltre 208mila casi in 24 ore

post image

Saragozza, uomo si toglie la vita pugnalandosi al petto a Plaza Roma in pieno giornoSuor Agnieszka Gugała,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock missionaria nel Nord Kivu  #SistersProject CHIESA #SistersProject Repubblica Democratica del Congo suore solidarietà medicina e salute bambini emergenza umanitaria Missionaria nel Nord Kivu: qui non sappiamo cosa accadrà domani Gli operatori umanitari sono stati evacuati molto tempo fa dalla provincia della Repubblica Democratica del Congo mentre le religiose restano perché la gente ne ha bisogno. "Partiremo solo con coloro che abbiamo in cura", afferma suor Agnieszka Gugała. La missionaria polacca lavora proprio dove da quasi tre decenni è in corso una delle guerre più sanguinose dell'Africa Beata Zajączkowska – Città del Vaticano Suor Agnieszka è arrivata in Africa 20 anni fa. Ricorda che ha percepito la sua vocazione missionaria già al liceo. "Si può dire che sono state le missioni a condurmi alla Congregazione delle Suore degli Angeli", confessa. Nei primi anni della sua vita religiosa ha lavorato insegnando catechesi nelle scuole, si è presa cura di bambini e giovani. Ha ricevuto il permesso di andare in Africa dopo i voti perpetui. Prima è andata in Ruanda, poi è arrivato il momento della Repubblica Democratica del Congo. Da un decennio gestisce un ospedale e un centro nutrizionale per bambini nel villaggio di Ntamugenga. La missionaria scherza dicendo di essere "l'uomo di casa": le sue occupazioni vanno dall'acquisto del rubinetto, del sapone e dei medicinali, al pagamento del personale, alla riparazione del tetto e alla ricerca di pentole e materassi per i rifugiati, fino ai rischiosi viaggi a Goma, l'unica città della regione dove può procurarsi le medicine, il cibo e il latte necessari per i bambini che hanno perso la madre. Durante queste spedizioni, deve superare diversi checkpoint nelle mani dei ribelli. In quasi tutti deve negoziare per poter andare avanti con il suo aiuto. Materie prime insanguinate Gli anni di lavoro di suor Agnieszka nel Nord Kivu sono segnati da successivi conflitti, che, sebbene si affievoliscano, non finiscono mai. "Finché i bambini saranno testimoni di crimini e dovranno interrompere gli studi, non ci sarà pace in questo Paese", ha dichiarato la missionaria che ha a cuore il futuro dei più piccoli. La regione è destabilizzata da più di un centinaio di gruppi diversi che cercano di prendere il controllo dei giacimenti di cobalto, coltan e niobio necessari per la produzione di telefoni cellulari. Sono più preziosi dell'oro e dei diamanti, che i ribelli stanno pure saccheggiando. La popolazione civile è quella che ne soffre di più, che non vede nemmeno le briciole di queste ricchezze che la loro terra nasconde. Le persone sono costrette a lasciare le loro case e i loro campi a causa della violenza. Ci sono più di 5,6 milioni di sfollati interni in Congo. Suor Agnieszka Gugała tra i rifugiati congolesi La missione di pace delle Nazioni Unite, il cui mantenimento per un anno supera il reddito nazionale dell'intero Congo, non è in grado di cambiare la situazione. I missionari non interferiscono nella politica, ma cercano di affrontare la grave crisi umanitaria che sta distruggendo il Nord Kivu. "Ogni giorno le persone muoiono di fame e a causa delle malattie più comuni. La nostra presenza dà incoraggiamento alle persone e garantisce la loro sicurezza. Ci chiamano ‘le nostre sorelle’, il che significa che siamo molto vicine a loro", racconta suor Agnieszka. La povertà quotidiana nel Kivu Fragile nel suo aspetto fisico, nelle condizioni di guerra, la religiosa è il punto di riferimento per migliaia di persone bisognose. È coraggiosamente sostenuta da due consorelle del Ruanda e del Congo. "Viviamo solo grazie alla Provvidenza di Dio, le bombe cadevano intorno al nostro monastero, pochi metri di differenza e saremmo morte. Ci hanno portato i feriti, le pareti erano rosse di sangue", racconta riguardo ad uno degli scontri nella regione. L'area della missione diventa un asilo nei momenti di conflitto "Sono arrivati alla missione altri rifugiati e l'ospedale gestito dalle suore stava scoppiando nel cercare di ospitare 5.000 pazienti, tra cui molti feriti. Attualmente il fronte si è allontanato dalla missione, ma la situazione è ancora molto turbolenta". Il monastero come luogo di asilo Le missionarie sono un punto di riferimento soprattutto per le donne con bambini che, al primo segnale di pericolo, si rifugiano presso il loro monastero. Quando c'è più calma, suor Agnieszka fa rifornimento e cerca di ottenere il maggior aiuto possibile dall'estero. Questa sua lungimiranza ha spesso salvato delle vite. "In circostanze normali ottenere assistenza medica rasenta il miracoloso, quando la situazione si aggrava diventa impossibile", afferma la missionaria. Le Suore degli Angeli gestiscono un centro di alimentazione che nonostante il conflitto opera ininterrottamente. "Quasi la metà dei bambini di età inferiore ai cinque anni in questa regione soffre di malnutrizione cronica. La tubercolosi e la malaria rimangono una grande sfida. Quest'ultima è la malattia che ancora uccide di più da noi", confida. La malnutrizione colpisce la metà dei bambini Alla domanda sui sogni delle missionarie, come di molti abitanti della regione, suor Agnieszka ripete: "Pace duratura. Questa terra è fertile e le persone potrebbero vivere qui in sicurezza e con dignità". Tuttavia, come se le disgrazie subite finora non fossero sufficienti, stanno iniziando a far sentire la loro presenza nella regione i jihadisti legati al cosiddetto Stato Islamico, che provengono dalla vicina Uganda. Si moltiplicano le notizie sui massacri di persone indifese, sullo stupro di donne e bambini. La missionaria ci ricorda l'appello di Papa Francesco a togliere le mani dall'Africa. Sottolinea che la visita del Papa in Congo è stata un'opportunità per far luce su questo angolo dimenticato del mondo e per indirizzare ad esso gli aiuti umanitari tanto necessari. Insieme ad altre sorelle della Congregazione, chiede preghiere affinché abbiano forza e salute per continuare la loro missione. Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui Il tuo contributo per una grande missione:sostienici nel portare la parola del Papa in ogni casa Argomenti #SistersProject Repubblica Democratica del Congo suore solidarietà medicina e salute bambini emergenza umanitaria 23 luglio 2024, 10:50 Invia Stampa Articoli Correlati Leggi Tutto >

Attentato a Liverpool: chi è "Enzo", il kamikaze convertito al cristianesimoVariante Omicron, presidente del Sudafrica: "Tasso di infezioni mai visto prima"

India, uomo dichiarato morto "si sveglia" dopo una notte in obitorio

Variante Omicron: ecco perché dovrebbe spaventare il Regno UnitoAustria, al via da oggi il lockdown per i non vaccinati: come funziona

Puzza di calzini sporchi sull’aereo: volo Londra Zurigo costretto a tornare indietroDue migliori amiche separate dall’Olocausto si ritrovano dopo 82 anni

Saragozza, uomo si toglie la vita pugnalandosi al petto a Plaza Roma in pieno giorno

Covid e Natale, Oms: "Un evento cancellato è meglio di una vita cancellata"Covid, primo ministro francese Jean Castex positivo: aveva incontrato il suo omologo belga

Ryan Reynold
Killer stupratore rimandato in prigione: segnali preoccupanti dalla macchina della veritàParigi, incendio nei pressi dell'Opéra Garnier: Vigili del Fuoco sul postoIncendio in un palazzo in Giappone: decine di vittime, finora sarebbero 27

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarCorea del Nord, vietato ridere e bere per 11 giorni per l'anniversario della morte di Kim Jong IIEconomista Italiano

    Austria Covid, cominciano le prime riaperture dopo il lockdown di tre settimaneNuova Zelanda, il Governo vuole vietare l'acquisto delle sigarette ai nati dopo il 2013USA, incendio sul tetto di un edificio a New YorkIncendio al World Trade Center di Hong Kong: evacuati a centinaia e sette intossicati

      1. avatarMichigan, sparatoria in una scuola a Oxford: 3 studenti morti e almeno 6 feritiEconomista Italiano

        Variante Omicron, Ryan (OMS): "Non dà forme più gravi della malattia, i vaccini sono efficaci"

  2. avatarAmy Stewart, la futura sposa con una malattia che colpisce una persona su un milioneGuglielmo

    Peng Shuai scomparsa, compaiono delle foto sui social, i media: "Sono vere, presto tornerà in pubblico"Germania, Dario Lettieri morto a 52 anni: ha avuto un incidente stradalePer la regina Elisabetta Natale in famiglia nonostante Omicron: 50 invitatiCrisi dei migranti, la Polonia costruirà un muro al confine con la Bielorussia

  3. avatarMamme morte dopo il parto per infezione da herpes: "Infettate dallo stesso medico"Campanella

    Covid, il rapporto dell'Oms: nel 2020 aumento dei casi di malaria e di morti per la malattiaVedova chiede il seme del marito morto per l’inseminazione ma la clinica glielo negaElon Musk contro Bernie Sanders: "I ricchi paghino le tasse? Dimenticavo che sei ancora vivo"Boicottaggio Olimpiadi Pechino, quali Paesi hanno aderito e cosa farà l'Italia?

Mamme morte dopo il parto per infezione da herpes: "Infettate dallo stesso medico"

Omicron, la Finlandia dice no all’ingresso a tutti gli stranieri non vaccinatiVariante Omicron, i contagi sono raddoppiati in 24 ore in Sudafrica*