File not found
trading a breve termine

Germania, plotone tedesco ritirato dalla Lituania per inni razzisti, molestie e offese antisemite

Ikea ritira set di piatti, ciotole e tazze per rischio di rottura e ustioni: le serie a rischio ritirate da IkeaFlorida, sparatoria in un noto supermercato di Royal Palm Beach: tre mortiCovid, aumentano i ricoveri nel Regno Unito a traino dei contagi

post image

Vaccino Covid, via libera dell’Oms all’uso di emergenza di SinopharmCarlo Buontempo è il direttore di Copernicus,èfragile Professore Campanella il principale programma di monitoraggio del clima terrestre dell'Unione Europea. Nei giorni dei picchi di caldo per Caronte, in questa intervista ci racconta quali sono le prospettive dell’Europa, il continente che si sta scaldando più velocemente la mondo.  L’Europa è fragile climaticamente, ma la vera frontiera del danno è il sud globale, molto meno capace di adattarsi rispetto a noi. I punti di pericolo più gravi per noi sono l’innalzamento del livello del mare e la perdita degli stock di acqua dolce.  Supereremo la soglia di +1.5°C già nel corso degli anni ‘30, ma abbiamo ancora speranze di poter tornare indietro entro la fine del secolo. Negare l’impatto delle emissioni sul clima è equivalente al terrapiattismo.  Copernicus è il principale programma di monitoraggio del clima terrestre dell'Unione europea. È da questo servizio che vengono tutte le informazioni più rilevanti a disposizione dei cittadini e dei decisori politici. Grazie ai suoi report, in collaborazione con l'Agenzia spaziale europea (Esa) e i servizi meteo dell'Unione, abbiamo saputo che quella del 2022 è stata l'estate più calda nella storia del continente o che la civiltà umana non aveva mai affrontato un giugno caldo come quello da poco concluso. Carlo Buontempo, fisico di formazione e climatologo, è il direttore del centro, dai cui studi emerge una fotografia dell'Europa come continente fragile, che si scalda al doppio della velocità del resto del mondo. È corretto dire che l'Europa sta diventando l'epicentro globale dei cambiamenti climatici? Dipende da quale punto di vista si guarda al problema. Se lo facciamo dal punto di vista della temperatura, sì, negli ultimi tre decenni l'Europa si è scaldata a un ritmo più alto rispetto al resto del pianeta, con l'Artico come unica eccezione. Se guardiamo dal punto di vista degli impatti, abbiamo più capacità di adattamento e anche più risorse rispetto ai paesi del sud globale, che sono la vera frontiera. Noi siamo più vulnerabili fisicamente ma anche più resistenti socialmente. C'è una curva oltre la quale questo riscaldamento in Europa diventa qualcosa a cui è impossibile adattarsi? Non esiste una singola curva. Dipende dalla specifica attività, su alcune abbiamo più resilienza e possiamo sopportare meglio l'allontanamento dagli standard storici del clima, in altri casi in Europa siamo più vicini al punto di fragilità. Ci può fare un esempio di settori in cui l'Europa è più vicina al punto di fragilità? L'innalzamento del livello dei mari. Quando parliamo di aumento di temperatura, il famoso grado e mezzo, parliamo di qualcosa che possiamo superare e poi tornare indietro. Ma se parliamo di aumento del livello del mare abbiamo di fronte qualcosa che non si fermerà, né in questo secolo, né nel prossimo, né nel successivo, qualcosa su cui non abbiamo controllo. Un altro punto di fragilità è l'aspetto idrologico, il ghiaccio e la neve che sono il nostro stock di acqua dolce, su cui abbiamo perso 5 chilometri di metri cubi nelle sole Alpi. Cosa rende l'Europa così sensibile cambiamenti climatici? Diversi fattori. Innanzitutto, la perdita di ghiaccio polare, in Europa c'è una porzione significativa di Artico, dove il fenomeno della cosiddetta amplificazione artica (meno ghiaccio, più assorbimento di calore nel mare, più calore nel mare, meno ghiaccio e così via, ndr) peggiora la situazione molto velocemente. E poi c'è la perdita di ghiaccio sulle montagne e di neve al suolo: è chiaro che se eliminiamo decine di giorni di neve all'anno ci riscaldiamo di più. Inoltre l'aumento di temperatura produce evaporazione al suolo, che diventa più arido e assorbe più calore. Infine la pulizia del cielo per le norme anti-inquinamento lo ha reso più trasparente e più in grado di assorbire calore. Sono tutti fenomeni dell'ultimo trentennio, prima l'Europa si scaldava più o meno quanto il resto del mondo, poi ha iniziato ad accelerare. Non è paradossale che misure anti-inquinamento peggiorino le questioni climatiche? Più che paradossale mi piace definirlo complesso. Ci sono più interazioni di quelle che immaginiamo nel nostro sistema terrestre. Però c'è una cosa semplice che sappiamo con assoluta certezza: le emissioni di gas serra riscaldano il pianeta. Semplice e vera, ma a quanto pare ancora non patrimonio di tutti nella nostra società. Mi piace pensare che la gente sia guidata dai fatti e dalle evidenze. Come scienziato posso dire che tutto può essere messo in dubbio sulla base di nuove evidenze, che però su questo non esistono. Gli esseri umani sono esseri razionali ed economici e hanno tutto l'interesse a usare le informazioni che noi forniamo. Poi nella società c'è la crescita di un pensiero meno razionale, più impulsivo, ma contestare il legame tra emissioni e riscaldamento globale è come il terrapiattismo. Tagliare le emissioni non è solo una questione di responsabilità morale rispetto ai nostri figli, è una questione pragmatica. Conosciamo i fatti, abbiamo la possibilità di gestire il rischio. E come si spiega che tanti pezzi della nostra società, della politica ma anche dell'economia, chiedano di agire piano sulle emissioni perché altrimenti i costi sarebbero troppo alti? Questo vantaggio economico non esiste. Agire adesso sulle emissioni significa posizionarci meglio sulla gestione del rischio. Ripeto, è un pensiero razionale basato sui fatti. Non c'è bisogno di farne una questione ideologica. È come se conoscessimo in anticipo i tassi di interesse dei prossimi dieci anni: se avessimo questa informazione la useremmo a nostro vantaggio o no? In economia non ce l'abbiamo, sul clima sì. Vantaggio che la politica, e in particolare quella italiana, scelgono di non usare. I politici devono fare il loro mestiere, vincere le elezioni, cavalcare il consenso. Il mio compito è solo fornire le evidenze. Poi, ripeto, sta alla politica decidere. Se la politica considera la transizione troppo impopolare, deve sapere che ci troveremo a vivere in un clima molto diverso da quello in cui la nostra civiltà si è evoluta. È una scelta legittima, possiamo discutere se è un buon calcolo o un cattivo calcolo. Ma più piano andiamo, più grandi e costose saranno le conseguenze. Questi sono i fatti. Lei sente che questi fatti vengono ricevuti nella loro giusta gravità? No, temo di no, ma penso che quella tra politica e scienza sia un'interfaccia complicata. C'è un'attenzione per il clima che non c'era mai stata, ma c'è anche una tendenza alla drammatizzazione che non è utile. Non dico che non sia giustificabile, dico solo che non è utile. Non serve a niente dire: non abbiamo possibilità, è un disastro, finirà tutto malissimo. Non è così che si facilita un cambiamento. Il nostro ruolo è presentare i dati in modo freddo, senza additare nessuno. In Italia, da politica e società civile, il tema dovrebbe essere più sentito, e forse lo sarebbe se raccontassimo le cose con più freddezza. Domanda fredda, allora: l'obiettivo 1.5°C è da considerare perso?  giugno abbiamo superato una prima soglia, ci sono stati giorni in cui la temperatura media globale era già superiore di 1.5°C. L'accordo di Parigi parla di una media trentennale, è vero, ma superare quella soglia secondo i termini di quell'accordo, forse già nella prima metà degli anni '30, è ormai scenario inevitabile. Non esiste nessuno scenario realistico per rimanere entro un aumento di temperatura di 1.5°C. A quel punto la domanda è: riusciremo a tenere l'aumento di temperature entro 2°C e poi tornare sotto 1.5°C entro la fine del secolo? Ecco. Quello non è impossibile. Allora che senso ha continuare a parlarne se siamo già certi di superarlo? Non c'è nessuna realistica possibilità di non superarlo, ma abbiamo la possibilità di tornare sotto 1.5°C un giorno. Se guardiamo alla fine del secolo, dipenderà da tante cose che non sappiamo, come si evolveranno le tecnologie di cattura della CO2, da che rischi vogliamo prenderci con la geo-ingegneria. La geo-ingegneria, cioè modificare il clima su scala globale per via tecnologica, è una prospettiva realistica di mitigazione? Penso che dobbiamo discuterne e provare a capire. Per ora è un territorio sconosciuto, su cui ci sono molti dubbi e poca conoscenza. Da una parte qualcuno la può vedere come una soluzione per continuare a bruciare combustibili fossili, ma ora è come giocare all'apprendista stregone, con un gioco molto più grande di noi di cui non conosciamo le regole.  © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando Cotugno

Covid, USA: stop a mascherine e distanziamento sociale per chi ha ricevuto entrambe le dosi di vaccinoL'Australia invasa dai topi rischio anche per la salute: sono milioni e mangiano i mobili di casa

Israele, stop all'obbligo della mascherina anche al chiuso: resta in ospedali, Rsa e scuole

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 699Isaac Herzog eletto nuovo presidente di Israele: sarà lui il successore di Rivlin

Covid, lettera 18 scienziati su Science: "Serve indagine su ipotesi incidente di laboratorio"Israele: la tregua regge. Casa Bianca, prioritario ricostruire Gaza

Soffocano e uccidono un amico con un kebab: condannati a 3 anni di carcere

Positivo al Covid per 305 giorni, il record di Dave Smith: "Mia moglie ha preparato il funerale 5 volte"Positivo al Covid per 305 giorni, il record di Dave Smith: "Mia moglie ha preparato il funerale 5 volte"

Ryan Reynold
Il dopo Covid a Malta: 100 euro ai turisti over 65 in bassa stagioneDonald Trump lancia la sua piattaforma social e dribbla i banG7, Kate Middleton su Lilibet Diana: "non l'ho ancora vista"

analisi tecnica

  1. avatarFrancia, 36enne armato di coltello ucciso alla stazione Ermont-EaubonneCampanella

    Green pass europeo dal 1 luglio, via libera definitivo dal Parlamento Ue: come funzionaMerkel, proposta di quarantena obbligatoria in tutta l'Ue per chi arriva dalla Gran BretagnaBelgio, negazionista armato minaccia un virologo e si nasconde nei boschi: chi è Jurgen ConingsTerremoto in Francia: scossa di magnitudo 4.4 a Strasburgo

      1. avatarEruzione vulcano in Congo, 15 vittime e 170 bambini dispersi: la denuncia dell'UnicefProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

        Variante Delta, in Gran Bretagna +46% contagi in una settimana ma i ricoveri restano bassi

  2. avatarSorelline uccise dal padre a Tenerife, il parroco: "È colpa dell'infedeltà della madre"Campanella

    Germania, medico vaccina per errore una bambina di 9 anni: licenziatoFrancia, Macron preso a schiaffi tra la folla durante una visita alla Drome: due arrestiIndia, crolla un edificio a causa delle forti piogge monsoniche: morte 11 persone, 8 sono bambiniIndia, cane rimane intrappolato in un bagno con un leopardo: come ha fatto a salvarsi

  3. avatarVariante Delta, in Gran Bretagna +46% contagi in una settimana ma i ricoveri restano bassiinvestimenti

    Saturday Night Show, Elon Musk: “Ho la sindrome di Asperger”Terremoto in Indonesia, scossa di magnitudo 6.7 al largo di SumatraSorelline uccise dal padre a Tenerife, l'ipotesi del suicidio dopo il tentativo di fugaDionisio Cumbà, ex studente di Medicina in Italia diventa ministro della Salute in Guinea Bissau

Bambini morti su una spiaggia libica: l’immagine simbolo della tragedia

La variante indiana più trasmissibile di quella inglese del 40%Due pitbull adottate in canile salvano la vita al padrone durante una rapina in casa*