Padre abusa della figlia che partorisce 6 figliL’abbraccio dell’infermiere al paziente Covid con sindrome di DownOrfani affidati a suore e consegnati a pedofili
EasyJet dovrà risarcire una passeggeradon Antonio Coluccia,VOL a sinistra, con don Maurizio Patriciello - Collaboratori COMMENTA E CONDIVIDI Arriviamo in Vaticano che è ancora buio. Il Papa, tra i suoi mille impegni, ha trovato il tempo di ricevere in udienza privata don Antonio Coluccia e me. Lo incontriamo. Si regge in piedi appoggiandosi al bastone. Soli. Mi verrebbe voglia di chiedergli perdono per tutte le volte che facciamo fatica a seguirlo. E ci permettiamo di criticarlo senza preoccuparci di scendere un poco negli abissi del suo cuore. Il cuore di un uomo innamorato di Dio a servizio dei fratelli, ai quali vuole che arrivi la Parola che sana, che salva, che dona vita. Una parola non sua. Mi fa tenerezza il Papa stamattina. L'età che avanza, gli acciacchi si fanno sentire, eppure lui è là, a servire. Le stupende e immense sale rinascimentali gli vanno strette. Lo capisco, andrebbero strette anche a me. Con don Coluccia ne abbiamo parlato prima. Non sono fatte per noi. Nessuna critica, per carità, ma ognuno deve rispondere alla propria chiamata. Tutto serve nella Chiesa: l'arte e la filosofia, la teologia la liturgia; la musica sacra e il saio francescano. La bellezza salverà il mondo. Quella dei dipinti, degli affreschi, delle sculture. Ma, soprattutto, la bellezza dell'essere umano. Aveva attirata la mia attenzione qualche ora prima, quando, con i fratelli della scorta, ci eravamo fermati a prendere un caffè al bar. Fa tanto freddo. Un vento gelido ci schiaffeggia il volto. È una donna, anziana e malandata, spinge davanti a sé un carrello zeppo di coperte, di buste, di abiti pesante. La sua ricchezza. Il suo mondo. Mille pensieri. L'essere umano è bello sempre, anche attraverso di lei questa nostra tormentata umanità sarà salvata. " Voi combattete le mafie?" ci chiede Francesco. Risponde don Antonio, io non ne ho il coraggio. Noi siamo solamente due poveri preti. Predichiamo il Vangelo. E in questo annuncio è insita la denuncia del male in tutte le sue forme, che va chiamato con il proprio nome. Francesco ci sussurra: « Bravi, coraggio, andate avanti». Ero venuto proprio per questo. Avevo bisogno di sentirmelo dire dal successore di Pietro. Dubitare di se stessi e del proprio operato è sempre un bene. È possibile lungo il cammino smarrire la strada senza che nemmeno te ne accorga. Noi siamo Chiesa, e nella Chiesa, sotto la guida di Pietro, dobbiamo vivere e lavorare. Alcune azioni pastorali possono contare su un collaudo secolare, altre un po' meno. E non sempre sono comprese. Non c'è cattiveria in chi non si convince che tutto ciò che riguarda l'uomo chiama in causa la Chiesa e il Vangelo che annuncia. L'incarnazione di Cristo è una sconvolgente realtà Il successore di Pietro porta il peso e la responsabilità di tenere la Chiesa unita. Non sempre è facile. Le aperture non sempre sono bene accette, a volte fanno paura. C'è chi teme che il patrimonio della fede vada smarrito e allora rema contro.Quanta sofferenza, povero Pietro. Capisco perché sempre chiede di pregare per lui. " Santità, io scrivo per Avvenire. Ad Avvenire le vogliono bene". " Grazie, grazie", sussurra, commosso, Francesco. Domenica scorsa il Vangelo ci invitava alla conversione. " Ma non siamo già convertiti? Che altro dobbiamo fare?" chiesi durante l'omelia. La risposta la trovai in un libro sull'ex mafioso Giovanni Brusca, il boia di Capaci, l'uomo che dopo aver tenuto prigioniero un bambino per 779 lunghi giorni, ordina di farlo strangolare e sciogliere nell'acido. Un uomo che non vorresti incontrare mai. Che non merita pietà. Eppure, lo Stato laico, mettendo da parte ogni desiderio di vendetta, accetta di dialogare con lui, quando chiede di collaborare con la giustizia. Bello. "Il giorno in cui saremo capaci di credere che finanche per gente come Brusca e i più spietati assassini, nostro Signore Gesù Cristo è morto ed è risorto, e faremo di tutto perché questi fratelli smarriti possano pentirsi e ritornare sulla retta via, possiamo dire di essere sulla via della conversione" conclusi. L'udienza ha termine. Abbasso la testa. Il Papa traccia un segno di croce sulla fronte mia e su quella di don Antonio. Benedetti e incoraggiati facciamo ritorno a casa: don Antonio a Tor Bella Monaca, io a Caivano. Possiamo riprendere il cammino. Con più lena, maggiore entusiasmo. Papa Francesco, ancora una volta, ci ha confermato nella fede.
il partito di Orban lascia il PPE: le conseguenzeBin Salman e le responsabilità nel rapimento di Khashoggi
Regno Unito espelle 3 giornalisti cinesi sospette spie
Terremoto in Grecia oggi. scossa di magnitudo 6.3Spagna, rom violentano ragazze con sfere di metallo nel pene
Patrick Zaki è solo il più eclatante attacco alla libertà di studio e di ricerca dell'EgittoScozia, doppio accoltellamento e uomo morto in auto
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 748Ebola torna a minacciare il Congo: già 4 nuovi morti
India, si sposano a 20 metri di profonditàIsraele, funerali del rabbino: assembramento di 20 mila personeNew York Times: "Gigante d'Europa Draghi presenta il governo"Dubai, la figlia dello sceicco denuncia il padre: "Mi ha rapita"
Risarcimento di 27 milioni di dollari alla famiglia di George Floyd
Israele verso la riapertura, varato il green pass: cos'è e come funziona
Grecia, morto per Covid bimbo di soli 37 giorniPrincipino George obiettivo per un attentato: le intercettazioniNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 742Curva dei contagi in appiattimento, parola di Ihme
Australia, stupro di gruppo: 15enni drogate e aggredite da 10 uominiTroppe telefonate, lui dice stop: trasforma numero in linea a pagamentoProteste in Spagna, arrestati 6 cittadini italiani: le accuseBimbo autistico di 4 anni allontanato dall'aereo per mascherina